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Cronaca

Operaio morto nel cantiere del viadotto Ritiro, la solidarietà e l'indignazione della politica

Gli onorevoli Siracusano, D'Uva e Timbro sono intervenuti sulla tragedia lamentando la necessità di un aumento delle misure di sicurezza

Gli incidenti sul lavoro sono la piaga del paese. A dirlo sono gli onorevoli Matilde Siracusano di Forza Italia, Maria Flavia Timbro di Articolo Uno e Francesco D'Uva del Movimento 5 stelle. 

“La mia personale vicinanza e il mio sincero cordoglio alla famiglia di Salvatore Ada, il lavoratore morto nel pomeriggio di ieri mentre era impiegato nell’area del viadotto Ritiro, a Messina - scrive Matilde Siracusano - Saranno gli accertamenti della magistratura a tentare di far piena luce su questa ennesima morte bianca, ma quanto accaduto riporta pesantemente alla ribalta i temi della sicurezza sul lavoro e degli strumenti utilizzati per svolgere le proprie mansioni. Alcuni sindacati della città dello Stretto hanno proclamato otto ore di sciopero per accendere ulteriormente i riflettori sulla grave realtà dei caduti sul lavoro: una piaga ancora tristemente aperta nell’intero nostro Paese”.

 "Voglio esprimere tutta la mia vicinanza ai familiari degli operai deceduti in questi giorni nel messinese, uno mentre lavorava nel cantiere di Viadotto Ritiro e l’altro precipitando dal tetto di un immobile durante un intervento di manutenzione a Milazzo. Notizie drammatiche che confermano quanto le morti bianche siano una ferita profonda per il nostro Paese e anche per la nostra comunità. Non possiamo più restare inermi davanti ad un fenomeno così diffuso da essere una vera e propria emergenza sociale. Un’emergenza rispetto alla quale è necessario agire, con determinazione, ponendo al centro dell’attenzione la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori unitamente alla tutela della loro salute". A dichiararlo è il Deputato messinese Francesco D'Uva. "Abbiamo un dovere morale - precisa D'Uva - : scovare i furbetti che raggirano le leggi facendo sì che ci sia il rispetto dell’impianto normativo costruito a tutela dei singoli lavoratori. Fondamentale, inoltre, è creare un sistema di controllo incrociato tra le Istituzioni e gli enti competenti e applicare sanzioni ancora più aspre per chi viola le leggi agendo nell’illegalità". E conclude: "La tutela e la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro rappresentano le fondamenta per la ripresa e il rilancio economico della nostra comunità. Come MoVimento 5 Stelle restiamo, in prima linea, a difendere i diritti dei lavoratori".

"Il bollettino di guerra rappresentato dall’elenco delle morti sul lavoro è sconcertante, sia a livello nazionale sia a livello locale.  - scrive Maria Flavia Tiimbro - La tragica fine di Salvatore Ada deve richiamare la politica e le istituzioni ad attivare tutti gli strumenti di prevenzione, monitoraggio e controllo della sicurezza dei luoghi di lavoro.  Si attivi, come hanno chiesto, con forza, i sindacati, il tavolo in Prefettura per garantire il massimo della sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori limitando al massimo i rischi per la salute e l’incolumità. È inaccettabile morire di lavoro. Si avvii, con la massima urgenza, uno screening nei cantieri, nelle fabbriche più a rischio e si predispongano tutti gli interventi necessari a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori". 

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