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VIDEO | Truffa all'Inps e all'Agea, quei finti braccianti agricoli reclutati grazie al “biondino”

Un imprenditore agricolo in manette. E' risultato contiguo ad esponenti della criminalità organizzata operante nell’area dei Nebrodi ed accusato dell’indebita percezione di finanziamenti pubblici e prestazioni assistenziali e previdenziali. L'arresto nell'ambito dell'operazione Ladybug

I finanzieri hanno arrestato un imprenditore agricolo, L.D. 58 anni, risultato contiguo ad esponenti della criminalità organizzata operante nell’area dei Nebrodi ed accusato, in concorso con altri, dell’indebita percezione di finanziamenti pubblici e prestazioni assistenziali e previdenziali riconducibili al cosiddetto “falso bracciantato agricolo”, nonché innumerevoli ipotesi di falso.

Truffa all'Inps e all'Agea, in manette un imprenditore agricolo

L'arresto nell'ambito dell'operazione Ladybug scattata appena un mese fa che portò alla denuncia di 150 falsi braccianti e al sequestro di un milione e mezzo di euro. 

Le dichiarazioni di due pentiti, entrambi raggiunti dall’ordinanza di misura cautelare in carcere nell’ambito della maxi Operazione Nebrodi del gennaio 2020, hanno aggravato la posizione dell'imprenditore arrestato oggi. I collaboratori avrebbero anche riferito come lo stesso si fosse rivolto proprio al notissimo pregiudicato mafioso B.S. cl. 72 detto “il biondino” per recuperare manovalanza da impiegare quali fittizi braccianti agricoli su terreni di sua proprietà.

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