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Cronaca

Addio alla pasticceria "Vecchia Milano", chiude i battenti il ritrovo del messinese Orazio Parisi

Ha abbassato per sempre le saracinesche lo storico locale di via Reina che nel corso degli anni era diventato un vero punto di riferimento del capoluogo lombardo

Serranda giù. A fine anno ha chiuso per sempre la "Vecchia Milano", storico bar pasticceria di via Reina, in zona piazzale Susa, inaugurato più di 50 anni fa. "La nostra storia inizia 50 anni fa con la passione per i dolci e le ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione. Nel tempo abbiamo ampliato l’offerta con la gastronomia, il catering e le linee promozionali personalizzate di cioccolatini. Una cosa, però, non è mai cambiata in tutti questi anni: la serietà e la competenza grazie alle quali garantiamo ai nostri clienti prodotti di alta qualità, materie prime fresche e lavorazioni artigianali del nostro laboratorio", si legge sul sito del locale, che rivendicava orgogliosamente di essere "il cuore dolce di Milano da oltre 50 anni". 

Il 31 gennaio 2022, però, la storia è finita. E ora sull'insegna del bar campeggia uno striscione con la scritta "chiuso per cessata attività". Il proprietario, Orazio Parisi, originario di Messina, ha ormai 83 anni e ha deciso di tirare giù la claire. Un addio che ha lasciato un velo di tristezza in tutto il quartiere, dove la "Vecchia Milano" era un vero punto di riferimento. 

Un ricordo al bar è stato dedicato anche da Guido Basso, presidente del Municipio 4. "Che colpo al cuore. Sì, è vero, si tratta solo di un negozio che chiude. Capita e pure sovente a Milano. Ma dietro a certe insegne c'è una, dieci, mille storie. Qui, ad esempio, molti ricordi di bambino. Di panettoni natalizi, di cabaret di pastine alla domenica, di merende dopo aver giocato ai giardini. Seduto ai tavolini esterni, che venivano allestiti solo nella bella stagione, sono stato 'iniziato' da mio papà al rito meneghino dell'aperitivo. Il mio 'long drink', negli anni '80 si chiamavano così, era ovviamente analcolico, ma 'secco' al punto giusto da farmi apprezzare qualche lustro più tardi anche i drink appannaggio dei grandi", ha scritto sul proprio profilo Facebook. 

"La Vecchia Milano è sempre stato un porto sicuro. Il signor Orazio seduto a un piccolo tavolino sulla sinistra del locale, il suo custode. L'ho visto invecchiare sempre uguale a se stesso. Unico segno dello scorrere del tempo: la macchina da scrivere usata per gestire gli ordini, che negli anni si è fatta laptop. Mi piace dare corpo ai ricordi, tanto che ancora di recente pur non frequentando il locale assiduamente, non mancavo di berci di tanto in tanto almeno un caffè accompagnato da un cannoncino o da un bignè alla crema. La vetrinetta con i toast già pronti, le briosce e i salatini. E poi il personale dietro al bancone in giacca bianca. Parafrasando Guccini, mi dava 'un piacere assurdo la loro antica cortesia'. Tutto uguale ai miei ricordi di bimbo, come quando si fa visita alla casa dei nonni", ha proseguito scavando nel libro dei ricordi.

"Ignoro quale possa essere il futuro di questo posto. Tutto scorre, anche se - confesso - non mi dispiacerebbe vederlo nuovamente aperto con una nuova gestione. Magari da qualche giovane che sappia preservarne lo stile retrò, che sa tanto di casa, che sa - ha concluso Bassi - tanto di questo quartiere".

Fonte: MilanoToday 

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