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Cronaca

Movida, l'ordinanza sindacale fa discutere il centro storico: "Nessuna tutela per i residenti"

Le contestazioni sugli orari e sull'esclusione dal tavolo di confronto con l'amministrazione

Un provvedimento inadeguato che non soddisfa le richiste di chi risiede nel centro storico. A mettere nero su bianco i diversi motivi per cui l'ordinanza sindacale sulla "Movida sostenibile" è considerata contraddittoria è l'associazione "Centro storico" che in una nota prende le distanze dal provvedimento di recente approvazione da parte della giunta. 

"Nonostante nella premessa della Ordinanza vengono considerati i problemi arrecati ai residenti dall’inquinamento acustico e la loro richiesta di intervento alle limitazioni degli effetti derivanti da sorgenti sonore potenzialmente inquinanti, dobbiamo rilevare le contraddizioni che emergono nella emanazione della ordinanza sindacale n. 67 del 18/04/2023", si legge. 

"Non possiamo non notare che le limitazioni in premessa non trovano applicazione negli orari previsti. Infatti, rispetto alla legge che prevede alle 24 la cessazione delle emissioni sonore per le attività di somministrazione di alimenti e bevande, nella suddetta ordinanza tale limite di orario viene addirittura aumentato, in alcuni giorni, all'1 + 20 minuti per abbassare la musica e fare sfollare i clienti (!)", proseguono. 

"Ci chiediamo quali siano i provvedimenti adottati in tale Ordinanza a favore dei residenti che da anni lamentano il proprio diritto alla salute, al riposo notturno, alla quiete in casa propria e, non ultimo, alla sicurezza pubblica certamente non garantita dalle condizioni euforiche inevitabilmente assunte dagli ospiti dei locali cui viene consentito il protrarsi di ogni tipo di intrattenimento oltre l’orario di legge nazionale", sottolineano ancora. 

"Infine comunichiamo di non avere partecipato ad alcuna riunione nella stesura di tale Ordinanza ed essere stati chiamati solo per essere messi a conoscenza delle decisioni prese dal Comune insieme a Confcommercio e Confesercenti, senza avere avuto nessun accoglimento delle proposte presentate: le proposte delle vittime della Malamovida non sono state prese in considerazione", affermano. 

"L’oggetto del presente è comunicare il nostro dissenso rispetto contenuti dell’Ordinanza; a  breve la Associazione Centro Storico organizzerà una conferenza stampa, nella quale parteciperà anche il Presidente del Coordinamento Nazionale No Degrado e Malamovida dott. Fabrizio Coniglio, per illustrare le iniziative che intenderà prendere avverso l’Ordinanza Sindacale", concludono. 

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