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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto

A Barcellona tutti in piazza per salvare l'ospedale

Nutrita la presenza alla mobilitazione iniziata stamane. Lungo corteo tra bandiere, cori e striscioni di sindacati, studenti e cittadini

Più di mille le persone scese in piazza a Barcellona Pozzo di Gotto per scongiurare la riduzione dei servizi nell'ospedale Cutroni Zodda. Alle 9.30 il corteo si è mosso dalla Cattedrale con striscioni, bandiere e cori di sindacalisti, studenti, esponenti politici e semplici cittadini. Tutti uniti per reclamare il diritto alla salute e chiedere alla Regione il massimo sforzo per evitare lo smantellamento di un ospedale che è un punto di riferimento per migliaia di utenti. 

Sulla questione, nei giorni scorsi c'era già stato un incontro tra il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Pinuccio Calabrò, e il neo assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo. Il primo cittadino ha rappresentato all'esponente di giunta la gravissima situazione in cui versa il nosocomio barcellonese e, dunque, la pressante esigenza che vengano assicurate la concreta e piena attuazione della pianificazione contenuta nella rete ospedale regionale, che inquadra il presidio barcellonese come ospedale di base, ed in tutta la normativa nazionale e regionale in materia di servizio sanitario pubblico, a tutela della salute dei cittadini del comprensorio necessita che vengano attivate nei tempi più brevi tutte le unità operative previste per il “Cutroni Zodda”, con particolare riguardo all’area dell’emergenza-urgenza.

Dopo Uil e Ugl è intervenuta anche Cgil e Spi Sicilia. "Lo smantellamento della struttura lascerebbe privi di un punto di riferimento importante per i servizi sanitari e la garanzia del diritto alla salute i cittadini che risiedono in quell’area”: lo affermano in una nota congiunta Francesco Lucchesi, della segreteria regionale Cgil e la segretaria generale dello Spi Sicilia Maria Concetta Balistreri che stanno partecipando al corteo in corso nella cittadina della provincia di Messina per chiedere il mantenimento del nosocomio. Adibito a ospedale Covid nel periodo più duro dell’emergenza sanitaria con l’abolizione di tutte le altre prestazioni,  l’ospedale rischia adesso  la chiusura. Al corteo partecipano cittadini, lavoratori della sanità, sindaci, sindacalisti e gli studenti. “Soprattutto le persone più fragili- affermano Lucchesi e Balistreri- devono avere un punto di riferimento vicino assicurato. Continueremo a batterci per mantenimento della struttura”.

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