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Cronaca

Rivoluzione in vista nella Sanità, l'Ars si esprimerà sull'accorpamento del Neurolesi al Policlinico

Il deputato di Forza Italia Calderone ha presentato un disegno di legge che prevede anche il ritorno dell'ospedale Piemonte sotto la gestione Asp accanto al Papardo. Le critiche della Uil

Se approvato in assemblea regionale sarà una nuova rivoluzione della Sanità messinese a distanza di pochi anni dal salvataggio del nosocomio Piemonte vicino alla chiusura. Il disegno di legge è del forzista Tommaso Calderone e prevede che l'ospedale Piemonte, oggi gestito dall'Ircss Neurolesi, torni al Papardo sotto l'egida dell'Asp e il Neurolesi venga accorpato al Policlinico universitario. I piani di Calderone nella proposta sono di ridurre i costi pubblici, evitare doppioni dei servizi offerti da Piemonte e Neurolesi e consentire all'Ircss di svolgere attività di Ricerca al Policlinico universitario deputato anche a fare ricerca e non solo assistenza sanitaria. Sono già polemiche. Uil e Uil Fpl parlano di proposta inaccettabile, il disegno di legge è stato presentato il 29 novembre.

“Siamo venuti a conoscenza del disegno di legge del deputato messinese Tommaso Calderone – affermano Ivan Tripodi, Pippo Calapai e Corrado Lamanna, rispettivamente segretario generale Uil, segretario generale Uil-Fpl e Coordinatore provinciale area medica – che riteniamo inattuabile. L'on. Calderone propone di accorpare il Papardo e il Piemonte (dopo lo scorporo dall’Irccs-Neurolesi), all’Asp. Una proposta fine a se stessa, che intenderebbe concentrare la gestione degli ospedali cittadini in una sola azienda. La stessa azienda che si è dimostrata incapace di gestire l’emergenza sanitaria scatenata dal Covid-19 e che non sarà mai in grado di governare, sotto il profilo economico, altri due ospedali. Piuttosto, Calderone che propone di modificare la Rete sanitaria messinese, impieghi la sua influenza e le sue capacità politiche per il potenziamento dell’Asp, finita al centro del gorgo mediatico per il presunto ‘Reparto fantasma’ di Terapia intensiva dell’ospedale della sua Barcellona. E si impegni anche affinché il Papardo divenga un Dea di Secondo livello. Tenuto conto che la medesima proposta prevede l’accorpamento dell’Irccs-Neurolesi al Policlinico, abbiamo il fondato sospetto che il tesoretto di 91 mln di euro dell’Istituto di Ricerca possa fare gola a qualcuno. L’assetto della Sanità messinese non va toccato e da parte della Uil ci sarà una ferma opposizione al disegno di legge in questione. Auspichiamo che le forze sociali e le forze politiche di buona volontà respingano tale proposta” - concludono i dirigenti sindacali di Uil e Uil-Fpl.

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