"Pagare tutti per pagare meno", le strategie del Comune per scovare gli evasori e abbattere la Tari

Presentato stamani al Comune lo studio effettuato dal Comune elaborato dall’assessore ai tributi Roberto Cicala a proposito della Tari.

Obiettivo della “Analisi del Tax Gap – Tassa Rifiuti” – ha spiegato il sindaco Federico Basile - è quello di creare “un'azione sinergica con l'obiettivo finale della solidarietà contributiva secondo il principio del pagare tutti per pagare meno”.

Lo studio evidenzia come solo oltre 68 mila gli immobili senza dati catastali, di cui non si ha alcuna contezza, immobili fantasma per la banca dati Tari del Comune. Non solo: 10.128 solo le persone residenti a Messina che non sono iscritte a ruolo Tari e 7.819 nuclei familiari presenti all’anagrafe comunale ma di cui nessun componente risulta essere iscritto nella lista di carico della Tari.

TAX-GAP-TARI | Lo studio in Pdf

Attenzione particolare è riservata anche alle utenze non domestiche: mancano all'appello circa 10mila partite Iva.

“Con il nostro studio abbiamo visto che seguendo questa strada potremo abbassare ancora la tariffa sulla media nazionale – è l’analisi del sindaco - Quindi per ritornare alla tariffa Tari come quella del 2018 dobbiamo censire tutti i detentori di immobili suscettibili a produrre rifiuti”.

L'esempio è quello di una famiglia standard di tre persone che si è vista aumentare di quasi cento euro le tariffe rispetto al 2018 e che invece pagassero tutti i modo corretto potrebbe arrivare presto a circa 320 euro.

Per raggiungere l’obiettivo dunque si partirà dagli immobili. Presto - attraverso apposita piattaforma - sarà intanto inviato un questionario alle posizioni “anomale” affinché l’utente abbia modo di regolarizzare la propria posizione aggiornando i dati e inserendo eventuali cambiamenti. Sono previste sanzioni per chi non risponde fino a 500 euro e successivi accertamenti.

All’incontro presente anche il direttore generale Salvo Puccio.