Palacultura ai privati, prorogato il termine per fare richiesta: si lavora al nuovo regolamento
Il termine per la presentazione delle domande è stato spostato al 31 ottobre. Ecco cosa cambierà per chi lo prenderà in gestione
Ancora una proroga per il bando di affidamento del Palacultura ai privati. Un progetto in cantiere dall'estate di cui si sta occupando la Patrimonio spa per concedere la gestione di Sala Rappazzo, Sala Palumbo, foyer e Arena Cicciò a enti che si occupino di far vivere a 360 gradi lo spazio culturale di viale Boccetta. Alcune proposte sono già arrivate, ma finché non saranno conclusi i termini non si potrà procedere con l'affidamento.
Intanto l'amministrazione comunale è al lavoro per adeguare il regolamento della gestione. Anche questo fra i motivi per cui è stato necessario spostare ancora una volta il termine per la presentazione delle domande. Fra le varie clausole, infatti, ne è stata inserita una che riguarda la tutela e la salvaguardia degli interessi degli enti teatrali che vorranno usufruire del Palacultura per gli spettacoli. Una regolamentazione delle tariffe per andare incontro a quante più richieste possibili.
Inoltre, grazie al nuovo regolamento, sarà possibile anche realizzare catering e allestire un punto ristoro nell'edificio. "L'obiettivo resta quello di dare nuova vita a un centro molto importante per la città che deve tornare a essere punto di riferimento nel mondo dello spettacolo", ha commentato l'assessore Massimo Finocchiaro.
Il canone di gestione della struttura è di 36.500 euro l'anno che potrebbe crescere nel caso in cui il ricavo annuo dell'ente sia superiore ai 100 mila euro. Chi si aggiudicherà l'appalto, poi, oltre a mostrare di avere una solida capacità economico-finanziaria dovrà anche occuparsi della manutenzione e del decoro della struttura. La concessione ha durata di sei anni.