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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il riscatto di diciannove immobili: da spazi per la malavita a luoghi di rilancio per le attività sociali

Ieri l'assegnazione dei locali confiscati alla mafia ad enti e associazioni che si dedicano al prossimo. Saranno gestiti in concessione gratuita. Ma protesta la Meter & Miles: "Anche noi avevamo partecipato al bando, ma siamo rimasti fuori senza motivo"

Da spazi in mano alla malavita, a nuove occasioni di rinascita. Ieri il Comune ha assegnato in concessione d’uso a titolo gratuito gli immobili confiscati alla criminalità organizzata. A beneficiarne cinque tra associazioni ed enti grazie ad un bando pubblicato lo scorso marzo dalla Patrimonio Spa. Si tratta di Croce Rossa, Anymore, Arma dei carabinieri, Csi e Over the rainbow.

Alla cerimonia era presente il sindaco Cateno De Luca insieme al prefetto Cosima Di Stani. Sono intervenuti l’assessore al Patrimonio Francesco Caminiti, il direttore generale Federico Basile, il presidente della Patrimonio Messina Spa Roberto Cicala e il dirigente Antonino Cama. La procedura dell’affidamento è stata un’attività intrapresa e conclusa dalla Società Patrimonio Messina Spa, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo di questi immobili per fini sociali attraverso percorsi progettuali a servizio del territorio. “Siamo orgogliosi – ha detto il sindaco – e ringrazio i rappresentanti qui presenti di comunità, enti, associazioni e organizzazioni di volontariato che hanno partecipato al bando pubblico e successivamente selezionati, ai quali oggi consegniamo i beni confiscati. Credo che la città di Messina si sia ben distinta a livello regionale raggiungendo questo obiettivo con grande orgoglio e auguro a tutti voi a fronte dei progetti che avete presentato di perseguire l’obiettivo della valorizzazione o di creazione di attività nell’ambito dei beni confiscati alla mafia che possano arricchire le potenzialità del territorio”. Il Prefetto nel suo intervento ha elogiato l’iniziativa promossa dalla Patrimonio Messina, definendola “una bella pagina di legalità in linea con la filosofia delle legge102, che prevede il riuso per fini sociali dei beni confiscati al fine di dimostrare la capacità di risposta della società civile nei confronti della criminalità organizzata”.

“A seguito della pubblicazione del bando la Patrimonio Messina ha supportato – ha spiegato il presidente Cicala – i partecipanti nella compilazione delle istanze con particolare riguardo alla documentazione necessaria da allegare. Sono stati effettuati sopralluoghi congiunti e obbligatori sugli immobili per la presa visione dello stato degli immobili. A seguire è stata effettuata una prima catalogazione dei 27 progetti pervenuti, cui è seguita la fase dell’analisi dei progetti e a luglio 2021 la Commissione valutatrice ha analizzato le idee progettuali ed ha definito la graduatoria per l’assegnazione ai beneficiari. Ogni inizio anno, e se necessario anche nella seconda parte dell’anno verrà pubblicato un bando per l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia, in base ai nuovi immobili che l’Agenzia Nazionale provvede di assegnare al Comune di Messina”. I beni a bando erano 19, e oggi ne sono stati assegnati 17”. Saranno consegnati poi due beni più un altro assegnato, oggetto di un ulteriore bando che a giorni sarà pubblicato.

E a tal proposito protesta l'associazione Meter & Miles, rimasta fuori dall'assegnazione nonostante la partecipazione al bando. "Ho presentato più volte istanza al sindaco e al dipartimento Patrimonio - spiega Saro Visicaro - per avere una nuova sede. Non ho ricevuto alcuna risposta dopo aver partecipato al bando, salvo apprendere dell'assegnazione solo a cose fatte".

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