Atti sessuali e pornografia con minore, a processo un noto istruttore di ginnastica artistica
L'allenatore, 52 anni, agli arresti domiciliari da aprile, ha scelto il rito abbreviato. La palestra affidata in gestione
“Mandami foto e video… qualsiasi cosa un po' più sexy”. E’ solo uno dei tanti messaggi che sarà oggetto di esame al processo a carico di un noto istruttore di ginnastica artistica di Messina con la pesante accusa di aver compiuto atti sessuali e pornografia minorile con una sua allieva appena quindicenne che avrebbe anche minacciato di penalizzare nelle gare se non avesse obbedito sottomettendosi ai suoi desideri.
L’istruttore, 52 anni, si trova agli arresti domiciliari dal 22 aprile su richiesta del Gip Eugenio Fiorentino. La procura aveva chiesto la misura cautelare in carcere. Ora, tramite il proprio legale Nino Cacia ha chiesto il rito abbreviato fissato a fine ottobre. Si tratta di una procedura che in caso di condanna comporta la riduzione ad un terzo della pena ed evita il dibattimento: il giudice deciderà dunque direttamente sulla base degli atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero.
Atti che documentterebbero in modo inequivocabile le morbose attenzioni dell’uomo nate proprio nel contesto della palestra.
Atti sessuali con una minore, arrestato noto istruttore di ginnastica artistica
“La frenetica attività posta in essere nei confronti della ragazzina, perpetrata sino ad epoca recentissima – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare - è indicativa di una vera e propria ossessione sviluppata nei confronti della vittima e volta ad instaurare un rapporto sentimentale/sessuale con la predetta”.
Dalle foto e dai messaggi acquisiti risulta anche la preoccupazione della ragazzina che dall’uomo ha ricevuto anche una foto dei genitali oltre le “raccomandazioni” a cancellare i messaggi “perchè se li trova qualcuno succede un putiferio!!! Ti rendi conto no?”.
Anche quando ha saputo del procedimento in corso, scattato in seguito alla denuncia dei genitori della piccola, l’ha contattata consapevole della gravita delle azioni che aveva commesso e scrivendole “Mi arrestano! Mi arrestano!”. Documenti che hanno spinto il gip a definire “la personalità dell’indagato assolutamente allarmante”.
Intanto il legale ha dato incarico ad un consulente informatico che documenterebbe come la ragazza avrebbe continuato a pubblicare dal 2018 fino ad oggi, sui social e non solo, video dello stesso tenore di quelli che mandava all'istruttore. La documentazione con la relazione del consulente è stata prodotta anche al ricorso per Cassazione per chiedere l'annullamento della custadia cautelare in relazione al reato di pornografia minorile.
Nel frattempo resta titolare della palestra che ha riaperto affidandola in gestione mentre le atlete che frequentavano la struttura restano vincolate al tesseramento con la società e non hanno la possibilità di partecipare alle gare finali di campionato. L’istruttore ha rilasciato il nulla osta per le ginnaste ma occorre aspettare in ogni caso i tempi tecnici della scadenza del tesseramento che sarà a dicembre. L’unica possibilità di svincolarsi da parte delle atlete, sarebbe la sospensione all’affiliazione alla Federazione nazionale di ginnastica artistica da parte della società che però non l’ha richiesta.