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Cronaca Ganzirri

Coronavirus, richiesta al governo Conte per la pesca dilettantistica

Il consigliere del VI Quartiere Antonio Lambraio ha scritto al premier per i disoccupati di Ganzirri e Torre Faro, Giuseppe Sanò torna sulla mancanza di varchi di accesso nella costa tirrenica

Tra Ganzirri e Torre Faro non mollano la richiesta di andare a pesca pur senza autorizzazione professionale ma per ragioni economiche. Il consigliere del VI Quartiere Antonio Lambraio ha scritto al governo nazionale: "Considerato che è stata concessa a livello nazionale la possibilità di effettuare spostamenti per la cura e coltivazione dell'orto per il sostentamento personale, nello stessa maniera chiedo agli organi in indirizzo di valutare la possibilità di far ripartire l'attività della pesca sportiva dilettantistica praticata da singoli soggetti con l'utilizzo di tutti i Dispositivi di protezione anti contagio e nel rispetto delle leggi che la regolamentano.   Nel mio caso, mi faccio portavoce di quei tanti pescatori messinesi che a causa delle varie e giuste restrizioni causate dal Covid -19, hanno dovuto sospendere tale attività, per tanti unico sostentamento. Tale attività comporta già di per sé le dovute distanze di sicurezza, affinché possa essere praticata per non danneggiare le imbarcazioni e le attrezzature utilizzate".

L'ex consigliere Giuseppe Sanò torna invece su parte della costa tirrenica ostruita ai bagnanti: "La stagione estiva, che ci apprestiamo a vivere, sarà particolarmente problematica per il probabile perdurare del rischio di contagio da virus Covid-19 e mentre si ipotizza l’adozione di futuristiche misure idonee al normale svolgimento delle attività presso gli stabilimenti balneari, diventa opportuno ricordare a questa Amministrazione, che un lungo tratto di spiaggia bagnato dal mar Tirreno rimane precluso ai cittadini. Ecco, che risulterebbe oltremodo necessario garantire il ripristino di più varchi possibili lungo la fascia tirrenica per evitare un sovraffollamento nelle poche spiagge accessibili. Ricordo a me stesso e alla cittadinanza tutta, che sono trascorsi quasi tre anni e che si sono susseguite ben due giunte comunali dall’ultimo sopralluogo, avvenuto la mattina del 7 giugno del 2017 alla presenza del sottoscritto, dell’ex assessore alle Politiche del mare Sebastiano Pino, degli uomini della Capitaneria di Porto, i Primi Marescialli Carlo Pagliaro e Tommaso Baluci. L'obiettivo del sopralluogo prevedeva l’individuazione degli accessi già esistenti e l’impegno dell’esponente della giunta Accorinti a renderli tutti fruibili in sicurezza, soprattutto  ad anziani e disabili, oggi tristemente discriminati dallo stato dei luoghi. Anche l’attuale giunta aveva dato il proprio assenso alla risoluzione dell’annoso problema degli accessi al mare della costa tirrenica del comune, ma ancora oggi risulta pressoché impossibile accedere a quella porzione di mare. Il sopralluogo aveva messo in evidenza la presenza di ben quattro varchi, talmente malandati da non essere quasi o del tutto fruibili per le condizioni in cui versano. Inoltre, insieme all'ex assessore Pino e agli uomini della Capitaneria di Porto, proseguendo sopralluogo, si era individuato un altro possibile varco da rendere nuovamente disponibile alla collettività, come previsto dal PUDM (piano utilizzo demanio marittimo). La triste realtà, invece, mi impone, in questo frangente particolarmente delicato - conclude Sanò - di auspicare un intervento dell’amministrazione comunale". 
 

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