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Caccia illegale ai “cuccioli” di pescespada, la Guardia Costiera di Milazzo salva sette esemplari

Sono stati trovati ancora vivi e rimessi in mare. I controlli nell'area marina protetta che hanno portato anche al sequestro di attrezzature vietate

Attrezzi vietati, palangaro con pescatori non professionisti e sette esemplari di pesce spada ancora vivi. E' la triste scoperta della Guardia costiera di Milazzo durante  attività di vigilanza e controllo per prevenire e reprimere illeciti in materia di pesca marittima e commercializzazione di prodotto ittico.

La MV CP 544 ed il battello GC A 64 hanno effettuato il sequestro di numerosi attrezzi non consentiti denominati FAD, privi della necessaria marcatura, abitualmente impiegati da pescatori diportisti che praticano abusivamente la pesca della “lampuga”.

Si tratta di un tipo di pesca che può essere effettuato solo da unità appositamente autorizzate e nel rispetto delle prescrizioni contenute nella specifica normativa di settore, l’utilizzo improprio che ne fanno i pescatori non professionali comporta spesso l’uso e la dispersione nell’ambiente marino di materiale inquinante.

Inoltre la vedetta CP 544, impegnata in attività notturna di vigilanza all'interno dell'area marina protetta “Capo Milazzo”, ha rinvenuto in mare e sequestrato  2.500 metri circa di palangaro derivante, rimettendo in mare sette esemplari di pescespada sotto misura, rinvenuti ancora in vita.

Il palangaro derivante è stato posizionato all’interno delle zone denominate “B” e “C” dell’Area marina da pescatori non professionisti in violazione delle prescrizioni che regolamentano tali attività all’interno dell’area.

La cattura di esemplari sotto la taglia minima consentita, inoltre, è una attività particolarmente dannosa e che può nuocere gravemente alla conservazione degli stock ittici interessati, pertanto rappresenta una condotta pesantemente sanzionata dalla vigente normativa nazionale e comunitaria.

L’attività di controllo e vigilanza a cura della Guardia Costiera di Milazzo continuerà nei prossimi giorni su tutto il territorio di competenza per contrastare la pesca illegale e l’illecita fruizione dell’Area marina protetta.

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