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Cronaca

Servizi sociali, entro Natale nuova sede per Casa di Vincenzo: "Sarà trasferita in locali più accoglienti"

L'annuncio del sindaco durante la presentazione del Piano emergenza freddo. La nuova sistemazione, all’interno di un’ala del Collereale prevede maggiori servizi per i senza fissa dimora. Ma c'è chi dice no

Piano Emergenza Freddo 2022-2023 per i senza fissa dimora. E' stato illustrato oggi a Palazzo Zanca, presente il sindaco Federico Basile e gli assessori alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore e alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli, e la presidente dell’Azienda Speciale Messina Social City Valeria Asquini

All’incontro hanno preso parte i rappresentanti delle Istituzioni e del Terzo settore coinvolti nell’applicazione degli interventi in supporto alle persone senza fissa dimora, i più esposti agli effetti delle condizioni meteo avverse e dell’abbassamento delle temperature.

Basile ha annunciato che: “Entro Natale ‘Casa di Vincenzo’, che rimane un punto fondamentale della nostra città nell’ambito delle strutture di accoglienza di primo livello, sarà trasferita in locali più accoglienti che garantiranno maggiori servizi alle persone senza fissa dimora. Questo trasferimento rientra in una visione complessiva del miglioramento dell’offerta e della qualità degli interventi ed è ricompreso all’interno dell’avvio dei lavori di riqualificazione dell’area marittima, dove sorgerà il complesso delle hub dello Stretto”.

Casa di Vincenzo farà posto all'hub dello Stretto

L’assessore Calafiore ha poi specificato che: “La nuova sistemazione, all’interno di un’ala del Collereale, con ingresso dalla via Sardegna, consentirà di aumentare la disponibilità dei posti fino a sessanta con ulteriori servizi fino ad un’accoglienza h24. Desideriamo mettere a disposizione un luogo ancora più ospitale per coloro che vivono in strada, convinti che tutto ciò porterà anche ad un’evoluzione della loro vita. Un ruolo strategico importante spetta all’Azienda Messina Servizi Bene Comune e alla rete di volontari che opera nel territorio in maniera costante per la tutela dei soggetti più fragili. Ringrazio gli Enti che ogni giorno sono al nostro fianco e Fra’ Giuseppe Maggiore, cappellano della Stazione e punto di riferimento costante per tutti. Lo spostamento della Casa di Vincenzo rientra in un ulteriore progetto finalizzato alla creazione di un sistema che funzioni sempre meglio attraverso la realizzazione di una centrale operativa h24, che consenta di rispondere alle esigenze della popolazione, che riguarderanno non soltanto i senza fissa dimora”.

Le proteste: "A questa amministrazione i poveri hanno sempre dato fastidio"

Una soluzione che ha già scatenato qualche malumore. "La Casa di Vincenzo è stata in questi anni un rifugio importante proprio perché vicina alla stazione, luogo di passaggio per chi cerca un tetto, un punto strategico per agganciare chi nella zona vive ai margini - è la tesi di Palmira Mancuso  (+Eu/PD)  - Questa amministrazione ha prima tradito il principio per il quale era stata creata (cioè quello di accogliere tutti nell'emergenza, anche chi fosse senza documenti) aprendo le proprie porte in maniera molto discrezionale. Ora vuole addirittura trasferire la struttura, per fare posto ad un futuristico polo tecnologico di cui non si conoscono nemmeno i tempi di realizzazione. È chiaro che spostare il rifugio vuol dire renderlo irraggiungibile, visto che generalmente chi si rivolge alla struttura non è un turista capace di chiedere informazioni. L'annuncio da parte del sindaco in periodo prenatalizio, ammantato della opportunità di avere uno spazio più grande, nasconde un’amara verità: a questa amministrazione i poveri hanno sempre dato fastidio" scrive in una nota Palmira Mancuso, esponente cittadina del centro sinistra.

Crisi economica, cresce il numero di chi vive in condizioni di povertà estrema

E proprio dei poveri si è parlato nel corso della conferenza stampa. L’aggravarsi e il diffondersi delle condizioni di marginalità causate dalla crisi economica ha fatto accrescere il numero delle persone che vivono in condizioni di povertà estrema che perdono i riferimenti di base per la sicurezza personale, la casa ed il cibo. Il disagio di vivere senza fissa dimora si amplifica nel periodo invernale in cui aumentano i rischi legati alla salute dell’individuo, soprattutto in coincidenza di eventi eccezionali con un alto livello di criticità per la sopravvivenza dell’individuo. L’Amministrazione comunale, attraverso la diffusione del Piano Emergenza Freddo, intende sensibilizzare la cittadinanza, dalla quale si attende un contributo fattivo in donazioni (coperte, sacchi a peli, indumenti invernali) ed eventuali segnalazioni di persone che vivono all’aperto, telefonando al numero 090/7723311 al Centro “Mai più Ultimi” sito in piazza della Repubblica – Palazzo Satellite oppure allo 090/771000 – Polizia Municipale.

Il piano per l'emergenza freddo

La presidente Asquini, dopo avere presentato i dettagli tecnici della nuova struttura, ha dichiarato che “anche nell’ambito dell’emergenza freddo l’Azienda Messina Social City, insieme alle Associazioni di Volontariato, al Terzo Settore e ai Servizi Sociali, sarà in prima linea adoperandosi per le necessità nel contesto delle vulnerabilità”.

L’assessore Minutoli ha concluso che: “La Protezione Civile, in tutte le sue componenti, sarà in prima linea per mettere in pratica le procedure previste dal suo Piano, integrate dall’evento critico ‘Emergenza Freddo’, attraverso attività coordinate a fianco dell’Amministrazione comunale, nell’azione di soccorso e monitoraggio dei senza fissa dimora, fino al superamento della fase critica, attivando le risorse professionali e strutturali sia comunali che delle Associazioni di volontariato, vero valore aggiunto nell’emergenza, così come nell’ordinario, per monitorare costantemente i soggetti a rischio e intervenire in tempi rapidi in loro soccorso”.

Il Piano Emergenza Freddo è attivo dal 15 dicembre al 15 marzo e scatta in presenza di bollettini di allerta meteo codificate in arancione o rossa, sotto la direzione del Centro Operativo Comunale, presieduto dal Sindaco. La stesura del Piano Emergenza Freddo 2022-2023 è il risultato di un’intesa inter-assessoriale ed inter-dipartimentale e del lavoro dei componenti il Tavolo Tematico Permanente “Inclusione attiva, povertà e grave emarginazione adulta” a conferma della buona pratica del lavoro integrato per portare a successo le azioni di sostegno alla popolazione più vulnerabile.

Le collaborazioni con i volontari

A conclusione della conferenza stampa si è proceduto alla sottoscrizione del protocollo tra l’Amministrazione comunale (Dipartimenti Servizi alla Persona e alle Imprese, Protezione Civile e Difesa del Suolo, Comando del Corpo di Polizia municipale ed Azienda Speciale Messina Social City) e le Associazioni di volontariato operative nell’area della grave emarginazione adulta (N.O.E. Nucleo Operativo Emergenza – Croce Rossa Italiana – Terra di Gesù onlus – Ordine dei Cavalieri di Malta – Caritas Diocesana Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela – Coop. Sociale S. Maria della Strada – Comunità Sant’Egidio – Associazione di Solidarietà Rogazionisti Cristo Re ONLUS – Associazione di Volontariato S. Antonio e S. Annibale dei Rogazionisti ONLUS – Ordine Frati Minori Messina Lourdes – O.F.S. Francescani nel Mondo – Associazione CRI.VOP – Cooperativa Sociale “Medihospes” – CESV Messina – Associazione “Quelli del lunedì – Madre Teresa di Calcutta” – Hopeforyou Messina – Gli Ultimi saranno i primi – Suore Francescane dei Poveri – Gli Invisibili ONLUS – Guardian Angel).

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