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Martedì, 3 Ottobre 2023
Cronaca Centro / Piazza Francesco Lo Sardo

Piazza Lo Sardo più "brutta" dopo la riqualificazione? L'appello al Comune

In una nota il consigliere comunale Giulia Restuccia critica la scelta dei materiali e l'approssimazione degli interventi. Chiesta la demolizione di una struttura in ferro e il parere alla Soprintendenza

Piazza del Popolo rischia di "imbruttirsi" nonostante la riqualificazione attualmente in corso. C'è chi ad esempio non è rimasto convinto della scelta dei materiali utilizzati per la nuova pavimentazione e teme un risultato peggiore del precedente. A dare voce agli scettici è il consigliere comunale Giulia Restuccia che si rivolge direttamente all'amministrazione comunale puntando il dito sugli stessi interventi portati avanti con modi, a suo dire, "approssimativi".

"Premesso che l'intervento in corso di esecuzione non è molto qualificante sotto il profilo architettonico - spiega Restuccia -materiali impiegati (pavimentazione in monostrato vulcanico) sono in forte contrasto con quelli preesistenti (cubetti di porfido, travertino romano e ciglione in pietra lavica) creando un effetto cromatico e geometrico 'arlecchino', senza tenere in debito conto le lavorazioni eseguite con molta approssimazione, soprattutto sotto i portici, dove sarebbe anche opportuno accertare se le attività moleste, che creano sporcizia e macchie indelebili sul pavimento poroso in monostrato vulcanico, abbiano le opportune autorizzazioni per espletare l'attività. Purtroppo i vari interventi eseguiti dopo la realizzazione della Piazza, che per concezione architettoniche, è una delle più belle piazze della città, hanno snaturato il progetto originario, a cominciare dalla sostituzione dei vecchi lampioni in ghisa, con gli attuali”.

Un progetto che rischia di stravolgere l'antica piazza. “Purtroppo - prosegue il consigliere comunale - i vari interventi eseguiti dopo la realizzazione della Piazza, che per concezione architettoniche, è una delle più belle piazze della città, hanno snaturato il progetto originario, a cominciare dalla sostituzione dei vecchi lampioni in ghisa, con gli attuali. Vorrei sapere, se l'intervento in corso di esecuzione, ricadente all'interno del piano Borzì, centro storico, abbia ottenuto l'Autorizzazione dal competente Ufficio della Soprintendenza ai Beni Culturali".

Restuccia parla anche di un ecomostro che deturpa il contesto e chiede a Palazzo Zanca l'immediato abbattimento. “Tralasciando la natura e la tipologia dell'intervento, che a parere della sottoscritta non rappresenta una soluzione idonea, mi risulta strano che il progetto di riqualificazione, non abbia previsto l'abbattimento di un "ecomostro". Sulla Piazza esiste un vecchio manufatto in muratura, probabilmente un'opera eseguita senza alcuna autorizzazione da parte degli organi competenti, non catastato, che per la sua conformazione e architettura, rappresenta un detrattore visivo, una nota stonata, in una piazza, che seppur costantemente modificata in peggio, ha ancora ha un valore architettonico notevole. Considerato che il fabbricato non si inquadra nel contesto ambientale, deturpa notevolmente la Piazza, facendo appello alla sua sensibilità, si chiede di voler valutare la possibilità di demolire il manufatto".

Poi conclude: "Contestualmente, va valutata anche la possibilità di poter eliminare i carrellati che ogni attività commerciale ubicata nella Piazza posiziona sotto i portici, creando un ammasso di carrelli con un conseguente impatto visivo disordinato, magari provvedendo a posizionare degli elementi architettonici dove inserire per celare, i contenitori".

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