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Cronaca

Cannonate sull'Esercito, è guerra contro Messina "militarizzata"

La parata militare di via Garibaldi e l'apertura dell'asilo nido alla caserma Zuccarello accendono le polemiche. Brigata Aosta al centro del dibattito sui social

L'inaugurazione dell'asilo nido nido alla Brigata Aosta, le prove per la parata militare, il concerto in piazza Antonello dell'Esercito. Tutto in 48 ore condite con “cannonate” che si sono scatenate sui social. Ma cosa accade a Messina? Perchè tante polemiche? E perchè a qualcuno il volto "militarizzato" di Messina non piace? 

La parata

Partiamo dalla fine. Ieri sera via Garibaldi ha ospitato una parata militare che ha incuriosito molti cittadini. Un tratto della centralissima arteria è stato chiuso al traffico e calpestato dagli stivali di centinaia di militari, accompagnati dalle solenni note della banda.

Via Garibaldi come i Fori Imperiali: il video

Nient'altro che una prova generale in vista dell'evento del 20 dicembre quando l'amministrazione comunale conferirà al Comando della Brigata Meccanizzata Aosta le “Chiavi della Città”. Un ringraziamento per l'impegno dei militari, messinesi e no, nelle missioni internazionali.

A qualcuno lo spettacolo non è piaciuto. E ha usato Facebook per ribadirlo. Ci sono stati cittadini che hanno giudicato poco opportuna la manifestazione di ieri sera e, soprattutto, quella che invece si terrà venerdì. Una critica che abbraccia l'ideale di pace e ripudio verso ogni forma di guerra sancito dalla Costituzione.

Nulla di diverso rispetto a quello che, ormai da qualche anno, avviene puntualmente durante la cerimonia del 4 novembre. Tra i primi contestatori l'ex sindaco Renato Accorinti che ha più volte esposto la bandiera della pace durante la commemorazione dei caduti. 

Lo spettacolo musicale

Altre polemiche hanno accompagnato l'esibizione della banda della Brigata Aosta a piazza Cairoli e dentro la Galleria Vittorio Emanuele. Due concerti tenuti ieri pomeriggio, in occasione delle festività natalizie, dopo le note stonate che fin qui hanno "alietato" i messinesi con la tormentata vicenda del giardino delle luci

Anche in questo non sono mancate critiche sui social. La presenza dei militari non è stata gradita da una fetta di popolazione, altri invece hanno assistito con piacere allo spettacolo preferendo l'applauso al commento, spesso intriso di retorica.

L'asilo nido dentro la caserma

L'asilo nido "Il Lupetto" ha portato colore all'interno della caserma Zuccarello, ma anche una scia di polemiche. La mattina del 18 dicembre autorità civili e militari hanno inaugurato la struttura nata dalla partnership tra amministrazione comunale e Brigata Aosta.

All'interno della caserma di viale Europa saranno ospitati 25 bambini, figli di militari e di semplici cittadini presenti in graduatoria. 

La polemica questa volta si è sviluppata relativamente ai costi di gestione a carico di Messina Social City. L'azienda speciale si occuperà infatti della gestione del personale, del servizio di refezione, del canone d'affitto e della manutenzione ordinaria. L'Esercito farà invece la sua parte accollandosi utenze e manutenzione straordinaria.

Da qui lo scontro verbale tra il giornalista - blogger Antonio Mazzeo e il vicesindaco Salvatore Mondello. Oggetto del contendere l'esborso economico che Palazzo Zanca dovrà onorare a fronte di una divisione di posti che premierebbe i figli dei militari a cui spettano, secondo l'accordo, 15 dei 25 posti in totale. 

Sul balletto di cifre Mondello ha replicato che Messina Social City ha stabilito di poter portare avanti la gestione dell’asilo con l’assunzione di una sola unità di personale, per un costo complessivo di 11.751,04 euro. Mazzeo parla invece di cifre ben più alte (445mila euro) previste dalla stessa Social City.

E a proposito del personale, sulla questione si inserisce anche il consigliere Libero Gioveni. Il consigliere esprime perplessità sul numero di addetti al servizio previsti a fronte dell'apertura di altri asili nido, già preannunciata dal sindaco De Luca.

"Nelle prossime settimane - spiega Gioveni - oltre alla struttura inaugurata ieri che ospita 25 bambini, la città si doterà del ristrutturato nido di San Licandro (che dai 19 attuali di Santa Chiara arriverà a 48 posti) e il micronido di Palazzo Zanca che ospiterà altri 9 piccini. Per cui, in attesa di vedere realizzati altri asili nido nel prossimo triennio, avremo nel giro di 1 mese altri 63 posti in più (25 al Lupetto, 9 a Palazzo Zanca e 29  per differenza a San Licandro). Pertanto - conclude Gioveni - che evidenzia questi dati anche in Commissione servizi sociali - ritengo che la Messina social city non possa non prendere atto di questi dati, per cui, quanto meno nell'immediato, al fine di garantire un servizio efficiente trattandosi anche di minori in tenerissima età, dovrà intanto attingere dalla long list da quel personale che possiede specifica qualifica".


 

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