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Cronaca

Policlinico, Sos per il rinnovo di 130 contratti in scadenza: "A rischio i livelli di assistenza"

Le Rsu elette nella Flc Cgil chiedono all’Amministrazione l’immediata proroga: "Se non saranno rinnovati entro il 31 ottobre si dovrà procedere al taglio dei servizi". E la Cisl Fp proclama lo stato di agitazione

Al Policlinico di Messina 130 contratti in scadenza riguardanti diversi profili (medici, infermieri, ausiliari, OSS, ecc.). Se non saranno rinnovati al 31 ottobre 2023,  il Policlinico non potrà garantire i LEA e dovrebbe procedere al taglio drastico di diversi servizi, il che andrebbe a danno dell’utenza che si rivolge alla struttura.

E' quanto segnalano le Rsu elette nella Flc Cgil che lanciano un appello affinché l’Amministrazione dell’Azienda ospedaliera scongiuri il pericolo e proceda alla proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza dando così da un lato continuità ai livelli assistenziali previsti dall’altro certezza ai lavoratori interessati.

"E’ necessario altresì che la Regione - si legge in una nota -  come richiesto più volte anche dalla stessa Amministrazione del Policlinico, aumenti il tetto di spesa del personale dell’AOU per adeguarlo alla dotazione organica prevista. Questo consentirà di procedere nella stabilizzazione del personale che ha ulteriormente maturato i requisiti, rispetto agli ultimi assunti a tempo indeterminato. L’Azienda ospedaliera universitaria di Messina, secondo dati forniti dalla stessa Amministrazione, pur utilizzando l’intero tetto di spesa rideterminato dalla Regione a Marzo 2023 in euro 90.696.000,00 (comunque già quasi tutto impegnato per euro 90.648.000,00), per completare la dotazione organica prevista dovrebbe procedere all’assunzione di altri 37 medici, 23 dirigenti sanitari e 102 figure appartenenti a diversi profili professionali non dirigenziali (infermieri, OSS, ausiliari, ecc.) e per fare questo necessita di oltre otto milioni di euro, a cui vanno ad aggiungersi circa 500.000,00 euro per il riconoscimento della fascia di esclusività del personale dirigente".

Secondo il sindacato "una possibile causa, anche se probabilmente non l’unica, dell’esplosione del costo per il personale va rintracciata nel pensionamento graduale negli anni di personale universitario, che ha per l’azienda un costo minore dovendo solo corrispondere la differenza tra retribuzione universitaria e retribuzione sanitaria, e che è stato sostituito non da altro personale universitario ma da personale aziendale, con un costo superiore, essendo l’intero stipendio a carico dell’Azienda. Infine va sottolineato il fatto che la stessa dotazione organica dell’AOU che non si riesce a coprire è comunque inadeguata a garantire i LEA e i servizi previsti ed andrebbe incrementata in tutte le sue diverse figure".

Le Rsu elette nella Flc Cgil chiedono dunque  all’Amministrazione l’immediata proroga dei contratti in scadenza ad ottobre per dare serenità ai lavoratori e certezza all’utenza nell’erogazione dei servizi e alla Regione l’incremento del tetto di spesa per il personale.

La Cisl Fp proclama lo stato di agitazione

Sui contratti in scadenza presa di posizione anche  della Cisl Fp. Dopo la fumata nera dell’incontro con i vertici aziendali, la Cisl Fp dichiara lo stato di agitazione del personale  chiede l’immediato avvio delle procedure di raffreddamento della vertenza. In ballo la proroga di tutto il personale infermieristico incaricato, il cui contratto scadrà il prossimo 31 ottobre, e l’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale OSS precario che ha già maturato o maturerà i requisiti necessari al superamento del precariato, entro il 31 dicembre.

“Nel corso del tavolo convocato la scorsa settimana – spiega la Segretaria Generale della Cisl FP Messina Giovanna Bicchieri – i vertici dell’azienda hanno ammesso davanti alle parti sociali l’impossibilità di garantire i LEA senza il personale in scadenza di contratto. Nonostante questo, stando a quanto dichiarato dall’azienda, non si potrebbe procedere alle proroghe in quanto non vi sarebbe la necessaria copertura del tetto di spesa assunzionale. Per altro la deliberazione n. 48 del 13/01/2022 relativa all’adozione della dotazione organica e del Piano del Fabbisogno dell’Azienda ad oggi non risulta essere stata aggiornata, anzi quest’ultimo – precisa la Bicchieri - è fermo alla deliberazione n. 1087 e 1187 del 01/07/2021, in assoluta inosservanza delle Direttive Assessoriali con cui sono stati richiesti gli adeguamenti dei Piani del Fabbisogno del personale, per consentire la conclusione di tutte le procedure di stabilizzazione e di concorso. Un paradosso dalla gravità inaudita di cui chiederemo conto alle autorità competenti. Per tale ragione – conclude la Bicchieri - nonché allo scopo di garantire la necessaria continuità assistenziale, i LEA stabiliti dalla Regione Siciliana, oltre alla evidente esigenza di ripartire i carichi di lavoro in tutti i Reparti e Servizi dell’AOU Policlinico Universitario di Messina, dove sovente il personale sanitario è obbligato ad effettuare turni massacranti e reperibilità che superano di gran lunga le sette previste dalla vigente normativa contrattuale, proclamiamo lo stato di agitazione del personale sanitario e non escludiamo forme eclatanti di protesta.”

articolo modificato alle 13.30 del 16 ottobre 2023 // aggiunto stato di agitazione proclamato da Cisl Fp

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