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Cronaca

Vigili urbani, Gioveni replica a Silpol: "Ecco tutto quello che abbiamo fatto per tutelare il Corpo"

Prosegue il dibattito a distanza tra il sindacalista Giuseppe Gemellaro e il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d'Italia

La nota del consigliere, la risposta del sindacalista e adesso l'ulteriore replica del consigliere. Resta caldo il dibattito sulla polizia municipale, nel giorno in cui due nuovi agenti giureranno davanti al sindaco per poi prendrere servizio insieme agli altri 44 colleghi assunti a tempo determinato.

Quello dei vigili urbani resta un settore da anni al centro delle riflessioni di politici e addetti ai lavori. E le difficoltà legate all'emergenza coronavirus possono a volte fungere da detonatore per ulteriori polemiche. Il tema è ancora una volta la dignità dei vigili urbani. Ieri il segretario Silpol Giuseppe Gemelllaro aveva puntato il dito contro il consigliere Libero Gioveni che nei giorni scorsi aveva invitato il sindaco a "sguinzagliare" gli agenti per le strade della città. Un'espressione che non è andata giù al sindacalista. Da qui la sua reazione con un comunicato dall'eloquente titolo "non siamo i cani di nessuno".

Adesso Gioveni ribatte, considerando errata l'interpretazione delle sue parole e sottolineando l'interesse mostrato nel corso della sua attività politica proprio per la polizia municipale. "In merito alle dichiarazioni del sindacalista Gemellaro in difesa del lavoro del Corpo di Polizia Municipale, ritenendole sacrosante nel merito, di contro non posso non pensare che abbia totalmente sbagliato il soggetto (ossia il sottoscritto) da cui prendere spunto per esternarle. Il buon Gemellaro forse non sa (e credo sia l'unico nell'ambito del Corpo) che il sottoscritto, fra i rappresentanti delle istituzioni, è stato fra i pochi (se non addirittura l'unico) che negli anni si è battuto in prima persona allo stremo, non solo per difendere la dignità dei vigili urbani, ma anche e soprattutto per farli crescere di numero lottando a più non posso, per esempio, per la stabilizzazione degli ex 15 concorsisti (sin da quando inizialmente erano 32) e anche nell'accelerazione delle procedure concorsuali degli attuali 46 da poco assunti (per non parlare anche degli ultimi interventi a sostegno degli attuali 14 idonei in graduatoria)". 

Gioveni riepiloga poi alcuni obiettivi raggiunti in favore dei vigili urbani. Ci sarebbe da chiedere a Gemellaro invece, dove era lui quando il sottoscritto, proprio per consentire il raggiungimento dei sopracitati obiettivi:
1) rinunciava al termine di legge dei 20 giorni per i consiglieri comunali per approvare in tempo utile i Bilanci che servivano alla COSFEL per l'approvazione dei piani del fabbisogno in cui vi erano inseriti appunto gli ex concorsisti (riassunti prima con la deroga assistita e poi definitivamente);
2) implorava i colleghi d'Aula di fare responsabilmente la stessa cosa;
3) votava i Bilanci Consolidati all'ultimo istante quando la stessa COSFEL sembrava cercasse il classico "pelo nell'uovo" per dare il via libera alle assunzioni;
4) proponeva al sindaco di richiedere i poteri speciali per l'emergenza traffico per giustificare nuove possibili e necessarie assunzioni;
5) proponeva i "progetti obiettivo" per giustificare un aumento delle ore ai 49 contrattisti e riassumere i primi concorsisti prima dell'introduzione della deroga assistita;
6) proponeva di attingere dalla capacità economica assunzionale per assumere nuove forze;
7) presentava ordini del giorno in Consiglio Comunale e nelle relative Commissioni per chiedere l'ampliamento del Corpo;
8) incontrava personalmente l'ex Segretario Generale Le Donne per trovare delle soluzioni per la causa dei concorsisti;
9) contestava alle Amministrazioni passate lo smantellamento di alcune sedi decentrate come avvenuto per esempio per il prezioso ex distaccamento di Camaro;
10) esprimeva solidarietà all'ex Commissario Santagati prima e al validissimo Commissario Giardina dopo per le vili aggressioni subite in servizio;
11) proponeva di affiancare agli uomini della sezione Decoro le unità degli ex ATO 3 in possesso della qualifica di Guardie Ambientali Volontarie proprio per dare loro sostegno.

"Insomma - conclude l'esponente di Fratelli d'Italia -  dov'era il Gemellaro quando il sottoscritto, per il prezioso Corpo di Polizia Municipale, nei limiti delle sue competenze, si batteva per impreziosirlo e difenderne la dignità? Quindi, egregio sindacalista, se fosse stato più attento alle azioni poste in essere in questi anni dal sottoscritto a favore del Corpo prima di esternare in maniera gratuita e fuorviante certe affermazioni, non avrebbe di certo sbagliato bersaglio obbligando adesso a rispolverare una "massima" del compianto Totò che, a conclusione, senza polemica le riporta: "Ma mi faccia il piacere".

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