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Cronaca

Poliziotto aggredito da un detenuto, l'intervento di altri agenti evita il peggio

L'episodio è avvenuto due giorni fa nel carcere di Gazzi. Si è sfiorata una rissa dopo la rivolta di altri carcerati. Le reazioni dei sindacati

Alla fine solo contusioni e tanta paura per l'agente di polizia penitenziaria che due giorni fa è stato aggredito da un detenuto. L'episodio, avvenuto nel carcere di Gazzi, non ha avuto conseguenze peggiori grazie al tempestivo intervento di altri poliziotti che hanno evitato ulteriori problemi visto che altri detenuti erano vicini a scatenare una vera e propria rivolta.

Sulla vicenda sono intervenuti i sindacati che tornano a chiedere maggiore tutela per chi lavora all'interno della casa circondariale. "Siamo poliziotti, non carne da macello per galeotti – afferma Carmelo Cutropia, dell’Osapp, che ha scritto all’amministrazione penitenziaria tornando a chiedere rinforzi al personale in servizio – dall’inizio del 2022 ad oggi sono state oltre 500 le aggressioni di detenuti agli agenti di polizia penitenziaria. Altre forze di polizia sono statedall’inizio del 2022 ad oggi sono state oltre 500 le aggressioni di detenuti agli agenti di polizia penitenziaria. Altre forze di polizia sono state dotate di taser, a noi non sono stati concessi neppure scudo ed elmetto. Quanto ancora dovrà durare lo stillicidio prima che l’amministrazione penitenziaria traferisca i detenuti violenti?”.

A fargli eco è il Sinappe con il rappresentante Antonio Solano. "Pur in una situazione di grave carenza di personale presso la Casa Circondariale di Messina i colleghi intervenuti hanno permesso di scongiurare il peggio. L’organico ridotto, soprattutto nel periodo estivo, costringe il Personale ad operare in situazioni di grande difficoltà, con il controllo contemporaneo di diverse tipologie di detenuti. Per fortuna si tratta di un numero minore di detenuti a mostrare difficoltà nell’accettazione delle regole penitenziarie, insofferenza che si traduce in atti di denigrazione del personale in servizio. sono innumerevoli le richieste effettuate al Ministro della Giustizia affinché si possa potenziare l’organico di cui effettivamente necessita il Carcere di Messina, scongiurando così il rischio di minare quasi quotidianamente l’ordine e la sicurezza degli operatori in servizio".

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