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Cronaca

Ponte, Giovannini: "Studio di fattibilità entro metà 2022, la soluzione a più campate costerebbe meno"

Il ministro alle Infrastrutture chiarisce i prossimi step sul tanto discusso progetto in audizione alla Camera. Scartata l'ipotesi tunnel

Solo nel 2022 il governo dovrebbe avere le idee più chiare sull'eventuale realizzazione del ponte sullo Stretto. Il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini, in audizione alla Camera, punta sul prossimo anno per sciogliere le riserve su uno dei progetti più discussi negli ultimi decenni. La prima fase dello studio di fattibilità, incentrata a valutare le ipotesi di un collegamento a una o più campate, dovrebbe concludersi entro la prossima primavera. Poi seguirà un dibattito pubblico al fine di pervenire ad una scelta condivisa con i diversi portatori di interesse coinvolti.

Questo il riassunto della parole del ministro, durante i lavori della commissione parlamentare Trasporti e Ambiente. Così come riportato da AdnKronos, secondo Giovannini  "sarebbe opportuno prevedere l'istituzione di un Grupppo di Lavoro dedicato a supportare e coordinare l'intero processo, con la partecipazione di esperti e rappresentanti dei Ministeri coinvolti".

Restano quindi in valutazione due progetti: quello del ponte a campata unica e quello relativo alla soluzione a più campate. Ma il governo sembra già aver scelto. "Il sistema con ponte a più campate - ha detto Giovannini -  consentirebbe di localizzare il collegamento in posizione più prossima ai centri abitati di Messina e Reggio Calabria, con conseguente minore estensione dei raccordi multimodali, un minore impatto visivo, una minore sensibilità agli effetti del vento, costi presumibilmente inferiori e maggiore distanza dalle aree naturalistiche pregiate".

Scartati invece il tunnel in alveo per "le considerazioni sul rischio sismico" e "il sistema con tunnel subalveo perchè occorrerebbero delle gallerie di raccordo molto lunghe" che arriverebbero ad oltre 45 km senza interruzioni per quella ferroviaria (sarebbe la terza più lunga del mondo) e di circa 21 km per quella stradale (sarebbe la seconda più lunga del mondo), soluzione che costringerebbe "gli utenti a passare lungo tempo in galleria".

D'Uva: "Puntare sull'attraversamento dinamico dopo i 115 milioni stanziati per nuove navi"

Intanto il deputato 5 Stelle Francesco D'Uva chiede al governo di migliorare l'attraversamento dinamico dello Stretto alla luce dei fondi stanziati per il rinnovo delle flotte navali. "

 "Il tema dei collegamenti sullo Stretto di Messina va affrontato fornendo risposte ai cittadini e al mondo produttivo nel breve periodo. È a loro che dobbiamo garantire soluzioni adeguate a problemi atavici che rallentano il rilancio economico del nostro territorio. È importante ricordare che abbiamo stanziato, per il rinnovo della flotta navale, 115 milioni di euro. Questo a dimostrazione che, mentre si discute del Ponte e della sua realizzazione, c'è chi lavora per risolvere, nell'immediato, i disagi quotidiani sia della cittadinanza, sia del mondo produttivo. Ad oggi, infatti, il collegamento dinamico dello Stretto è l'unica strada percorribile ed è su questa che dobbiamo concentrarci - spiega il Deputato messinese -.Grazie allo stanziamento di queste risorse saranno dimezzati i tempi di percorrenza per l'attraversamento dello Stretto: velocizziamo e rendiamo così più fruibili i collegamenti, nel rispetto dell'ambiente e della continuità territoriale". 

"Importante, inoltre, è riconoscere - continua D'Uva - ai residenti e alle società con sede legale nelle città metropolitane di Messina e di Reggio Calabria agevolazioni legate alla loro residenza. Prevedere trattamenti agevolati per loro è un atto dovuto da realizzare il più velocemente possibile. I cittadini e le imprese, in particolare siciliane, scontano scelte politiche sbagliate del passato che sfociano in collegamenti non adeguati ai giorni nostri. Cittadini ed imprese che, così, vivono una situazione di disagio sempre più diffuso".

E conclude: "Sul punto ho già sollecitato il Governo con un ordine del giorno chiedendo trattamenti scontati per chi è residente nella zona e attraversa lo Stretto. Ma so bene che è necessario fare molto di più. Per questo mi sto facendo promotore di un dialogo con il Ministro dei trasporti affinché si possano realizzare le predette agevolazioni per residenti e imprese locali. I cittadini devono ricevere le risposte che da anni aspettano. A prescindere dalle scelte sulle infrastrutture, scelte che hanno impatti temporali decennali, mi sta a cuore che si lavori nell'interesse e nel rispetto del territorio, della sua comunità e delle sue aziende, affinché questi traggano vantaggio immediato dalla rete di trasporto costruita intorno a loro".

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