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Cronaca Santa Teresa di Riva

L'odissea del Ponte d'Agrò, slittano i lavori dopo il fallimento della ditta: cantiere aperto fino a metà 2024

Nelle prossime settimane ci sarà l'accordo con la nuova impresa. A marzo l'inizio degli interventi di ricostruzione del viadotto chiuso dal 2018. Il vertice in Prefettura con i sindaci dopo i disagi alla viabilità della Jonica

La Prefettura accende i fari sul ponte che oltrepassa il torrente Agrò. Il viadotto è chiuso dal 2018 e i lavori di ricostruzione sono stati al centro di un incontro con i sindaci tenutosi ieri sera a Palazzo del Governo. A richiederlo gli stessi primi cittadini di Santa Teresa di Riva e Sant'Alessio Siculo, Danilo Lo Giudice e Domenico Aliberti, che più volte avevano sottolineato i disagi alla viabilità di tutto il comprensorio.

La riunione che ha visto la presenza anche di Anas, è stata utile  per un approfondimento sui ritardi riguardanti i lavori di demolizione e ricostruzione di un ponte sul fiume Agrò, interdetto al transito dal settembre 2018 per accertate criticità strutturali, circostanza che indide pesantemente sulla viabilità statale tra i due Centri. Attualmente, infatti, i collegamenti viari sono garantiti attraverso una “passerella sommergibile” che, tuttavia, non garantisce una adeguata transitabilità soprattutto durante il periodo invernale. L’incontro ha consentito di fare un punto di situazione sulle complesse vicende che hanno pesantemente ritardato l’avvio dei lavori ed essenzialmente riconducibili al fallimento della ditta aggiudicataria ed alla consequenziale risoluzione del contratto.

I referenti dell’Anas hanno comunicato che per far fronte alla derivata situazione di stallo hanno quindi dovuto provvedere non solo all’adeguamento del progetto al nuovo prezziario ma anche alla individuazione di una nuova ditta cui affidare i lavori in applicazione di un “accordo quadro” che eviterà le lungaggini di una nuova gara d’appalto. Ciò ha consentito, nel corso dell’incontro odierno, di ipotizzare un crono programma che prevede, entro la fine del prossimo mese di novembre, od al massimo nei primi giorni di dicembre, la formalizzazione dell’”accordo” con la ditta già individuata ed entro il mese di marzo l’effettivo inizio dei lavori, che è previsto vengano completati in 400 giorni.

A proposito dell’area di cantiere, sono state altresì positivamente affrontate le problematiche relative alla messa in sicurezza della stessa, di fatto sovrapposta all’alveo torrentizio, che andrà quindi ripulito e risagomato già nelle prossime settimane, così da consentire, in caso di piena, il regolare deflusso delle acque. Soddisfazione è stata conclusivamente espressa da entrambi gli amministratori per la puntualità dei riferimenti dati e degli impegni assunti dall’Anas, che consentono di intravedere un significativo momento di svolta per il definitivo superamento di una situazione di disaggio che da tempo affigge le comunità di Santa Teresa di Riva e S. Alessio Siculo.

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