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Cronaca

Salvini: "Pronto ad ascoltare Messina e Reggio, spiegherò i vantaggi del Ponte"

Il ministro annuncia la volontà di incontrare cittadini e associazioni delle città interessate ai cantieri ma le distanze sembrano incolmabili. Il leghista Germanà ai manifestanti: "Una minoranza rispetto a milioni di siciliani, calabresi, cittadini del Mezzogiorno che l’opera la vogliono davvero".

"Sarò felice di incontrare quanto prima cittadini, associazioni e amministratori di Messina e di Reggio, per ascoltare e spiegare i tantissimi vantaggi che un collegamento stabile fra Sicilia e Calabria darebbe a tutti”. Lo dice il vicepremier e Ministro Matteo Salvini pronto a  instaurare un dialogo in materia di infrastrutture e trasporti, proprio a cominciare dal Ponte sullo Stretto.

Ma l’appuntamento oggi al Teatro Massimo di Palermo sul tema  “Il Ponte sullo Stretto, una sfida necessaria” difficilmente contribuirà al alimentare la chiarezza nel dibattito relativo al Ponte.

In questo clima di visioni contrapposte, si scatenano i “tifosi” del Ponte e chi invece rinserra le file per opporsi in questi giorni che appaiono decisivi per il destino delle acque dello Stretto, giorni in cui la nostra immagine mentale di questi luoghi potrebbe cambiare per sempre.

Dopo la partecipata assemblea di ieri in piazza a Torre Faro, il "Movimento Noponte" organizza per martedì 28 marzo dalle ore 10 presso la Sala Caponnetto (Sala Ovale) di Palazzo Zanca, una conferenza per esprimere le proprie valutazioni in merito a quanto sta accadendo intorno al progetto del ponte, e comunicare i prossimi appuntamenti del movimento. Saranno presenti i rappresentanti di tutti i gruppi in cui si articola il movimento, dal comitato storico al No Ponte Capo Peloro a “Invece del ponte” che ieri hanno chiamato a raccolta nella piazza di Torre Faro contro la logica pontista ma ancora di più contro “le grandi opere inutili e dannose” mentre le infrastrutture che servono nell’isola restano incompiute o fatiscenti.

Tante persone riunite, almeno tre generazioni di “No Ponte” che qualcuno vorrebbe sminuire con la ferrea logica dei numeri.

“Oggi a Messina un gruppetto di poche decine di persone, probabilmente un centinaio (cambierebbe poco se fossero 300 come hanno dichiarato gli organizzatori) – ha liquidato il leghista Nino Germanà - ha manifestato per esprimere la propria contrarietà alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. A questi manifestanti, che rappresentano davvero una minoranza rispetto a milioni di siciliani, calabresi, cittadini del Mezzogiorno che l’opera la vogliono davvero, ribadisco che è finita la stagione dei No. Il cambio di passo del ministro Salvini è tangibile e concreto. Con la Lega e la maggioranza di centrodestra i movimenti dell’immobilismo a priori non hanno più voce in capitolo, perché nulla hanno a che fare con la natura del governo del fare. Certamente, in democrazia, tutti hanno il diritto di esprimere il loro pensiero e le loro opinioni, anche il gruppetto che si è riunito oggi a Torre Faro, ma è intollerabile che su quest’opera vengano dette inesattezze o, ancor peggio, bugie. Il Ponte non è solo una tra le migliori opere del momento in termini infrastrutturali, economici e ambientali, ma è un grande attrattore per recuperare gap e per migliorare strade autostrade e alta velocità tanto in Sicilia quanto in tutto il Sud. Ribadisco ai pochissimi cittadini contrari ma, soprattutto, ai partiti di una certa sinistra che per anni hanno paralizzato l’avanzamento delle opere in tutta Italia, che finalmente il Ponte si farà, è una certezza”, secondo il senatore siciliano di Messina Nino Germanà.

Sempre che il progetto - come auspicabile per il popolo del no Ponte - non si areni prima di partire. Come accaduto più volte negli ultimi cinquant'anni.

Intanto anche Palermo dice la sua al ministro Salvini. Stamani, in vista dell'iniziativa, promossa dalla Fondazione Magna Grecia e dalla Fondazione Sicilia, per parlare della realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, sul Ponte Corleone di Palermo è apparso all'alba uno striscione a firma di Antudo:  "Sfida necessaria? Infrastrutture utili ai territori. No Ponte sullo stretto", recita lo striscione esposto sul Ponte del capoluogo siciliano per lungo tempo a rischio crollo e diventato "simbolo dell'incuria delle istituzioni cittadine riguardo alle emergenze del territorio".

"Al posto di ragionare su progetti fondamentali per mettere in sicurezza e potenziare infrastrutture utili ai territori, lo Stato e le sue istituzioni periferiche pensano a finanziare progetti come il Ponte sullo stretto - dicono i militanti di Antudo - Cosa si aspetta, cosa aspettano le amministrazioni comunali, il governo regionale e quello nazionale a fare ciò che serve per la manutenzione e il potenziamento delle infrastrutture utili al territorio?".

"Sono anni che si conoscono le condizioni tragiche del sistema infrastrutturale siciliano - aggiungono - il sindaco Lagalla (che oggi porterà i saluti all'iniziativa al Teatro Massimo, ndr), invece di pensare alle priorità della sua città accelerando la destinazione dei fondi per il completamento del Ponte Corleone, attraversato ogni giorno da migliaia di palermitani, favorisce la costruzione di una grande opera inutile".

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