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Cronaca

Decreto, no dalla Camera alle pregiudiziali di M5Stelle e Avs: "Sarà il Ponte di Berlusconi"

Respinte con 179 voti contrari, compresi quelli del Terzo polo (Az-Iv). Il provvedimento è in discussione nella commissione Ambiente e Lavori pubblici

Un progetto senza copertura economica, diverse perplessità sotto il profilo della legittimità costituzionale e la riattivazione di una società in barba alle raccomandazioni della Corte dei Conti. Queste le principali pregiudiziali di costituzionalità presentare dalle opposizioni al Decreto legge sul ponte sullo stretto di Messina e respinte dalla Camera con 179 contrari e 101 favorevoli.

Tra i voti contrari figurano anche quelli del Terzo polo (Az-Iv). Il provvedimento è in discussione nella commissione Ambiente e Lavori pubblici.

Più forte la volontà di portare avanti il progetto Ponte. E c'è chi ne rivendica la primogenitura.

"Per Forza Italia, e credo per l'Italia, il Ponte sullo Stretto è e sarà il Ponte Silvio Berlusconi. I primi provvedimenti concreti che hanno provato a dare impulso a quest'opera sono infatti quelli del governo Berlusconi all'inizio degli anni 2000, dunque 23 anni fa. Forza Italia si è da sempre battuta per la realizzazione del Ponte ed è per questo che sosterremo con forza questo provvedimento in Commissione e in Aula", ha detto in Aula il deputato di Forza Italia, Paolo Emilio Russo, intervenendo sulle questioni pregiudiziali al decreto legge Ponte Stretto. "E' stato il governo Berlusconi, con la legge obiettivo, ad inserire il Ponte sullo Stretto tra le infrastrutture strategiche. E dal 2013 - ha proseguito - il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria è considerato parte fondamentale del corridoio scandinavo-mediterraneo nell'ambito delle reti europee (TEN-T), a dimostrazione che il decreto è necessario e urgente non solo per l'Italia ma anche per l'Europa. Più volte nella scorsa legislatura Forza Italia è intervenuta, spesso in solitudine, in favore di quest'opera, con coraggio e determinazione. Dal 31 marzo, giorno in cui è entrato in vigore il decreto legge, finalmente è giunto il momento: l'iter è concretamente ripartito e realizzeremo quella che è un'infrastruttura strategica non più rinviabile", ha concluso.

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