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Ponte, l'attacco di De Luca: "Salvini gioca con i lego ma occorre una strategia vera per la continuità territoriale"

E' la polemica innescata dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, storico sostenitore dell'infrastruttura che da qualche tempo si mostra più che scettico sul percorso avviato dal ministro

“Mentre il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini continua a giocare con i lego a costruire il Ponte sullo Stretto di Messina la continuità territoriale resta un miraggio per i cittadini".

E' la polemica innescata dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, storico sostenitore del Ponte sullo Stretto che da qualche tempo si mostra più che scettico sul percorso avviato dal ministro Matteo Salvini.

"Non è polemica - ha dichiarato -  ma la realtà con cui ogni giorno i cittadini che scelgono di spostarsi da e per la Sicilia devono fare i conti. Invito il Ministro Salvini a fare un viaggio in treno da Roma a Villa San Giovanni per tentare di raggiungere la Sicilia. Io lo faccio spesso e ogni volta è un’odissea che condivido con gli altri sfortunati compagni di viaggio".

De Luca ha raccontato l'odissea di tornare a Messina da Roma con intercity. "Il treno è partito con due ore di ritardo per un guasto non meglio specificato, arrivati stamattina a Villa S. Giovanni non è stato possibile prendere l’aliscafo perché non esiste alcun coordinamento tra le Ferrovie dello Stato e la società che gestisce il trasporto sullo stretto. Abbiamo dovuto attendere oltre un’ora in una stazione che non offre neanche una sala d’aspetto, priva di ogni basilare servizio e off limits per la presenza di barriere architettoniche. Si vuole realizzare il Ponte sullo Stretto? - è l'assunto - Benissimo, ma nell’attesa questo Governo vuole potenziare e ammodernare i mezzi che percorrono la tratta Roma_ Reggio Calabria? Si vogliono offrire servizi ai cittadini? Si vuole mettere in atto una reale e concreta strategia che consenta la continuità territoriale o vogliamo continuare a giocare con le costruzioni lego?”.

Ieri sul progetto ponte anche l'evento di Fondazione Magna Grecia e Fondazione Sicilia con la partecipazione dei presidenti delle Regioni Calabria e Sicilia. Al convegno il presidente Renato Schifani ha promesso di vigilare sul rispetto del cronoprogramma. "Quello che mi preoccupa - ha detto Schifani - non è la copertura finanziaria, quanto i tempi della realizzazione dell'opera. L'80% degli appalti pubblici regionali è in ritardo, si vedano i lavori interminabili nel Castello Utveggio di Palermo. E' evidente che qualcosa non funziona, è evidente che occorre denunciare ciò che non va. Il Ponte sullo Stretto è un grande stimolo per la Sicilia e la Calabria, e non deve assolutamente diventare una cattedrale nel deserto. Ad oggi la Sicilia paga ancora il prezzo più alto. Dobbiamo rompere un sistema che ha danneggiato la nostra isola".

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