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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Ponte sullo Stretto, l'attacco dei pentastellati: "Assurdo parlarne mentre crollano i viadotti"

Presa di posizione della deputata Morfino dopo il caso in Calabria. Ma è anche Bonelli che torna a parlare di sprechi dopo le vittime per l'alluvione: "Con i soldi che si vogliono destinare al Ponte si potrebbe mettere in sicurezza tutta l'Italia"

"Mentre Salvini ci propina un decreto burlesco sul ponte sullo Stretto, col quale non si fa altro che rimettere in piedi il poltronificio della società 'Stretto di Messina Spa', in Calabria crolla un viadotto e solo grazie a una chiusura in tempo utile non assistiamo alla conta delle vittime".

E' la presa di posizione della deputata del M5stelle Daniela Morfino. "Stare a giochicchiare sul progetto del Ponte sullo Stretto mentre al Sud ci sono infrastrutture che vengono giù è un'assurdità. Con i 15 miliardi stimati per la costruzione del ponte, opera sulla cui utilità restano dubbi conclamati, si potrebbe mettere in piedi un piano di interventi per la messa in sicurezza del territorio senza precedenti. Il governo Meloni però sa suonare solo lo spartito della propaganda, ed ecco che i plastici del fantomatico ponte sullo Stretto fanno più scena rispetto a un viadotto messo in sicurezza. Da siciliana, leggo oggi con sgomento che la Siracusa-Gela è al palo perché col rincaro delle materie prime mancano svariati pagamenti alle aziende impegnate nei cantieri. Meloni e Salvini si occupino di queste opere e la smettano con l'insopportabile sceneggiata del ponte sullo Stretto, che ogni giorno di più sa di fumo sparato negli occhi di siciliani e calabresi". 

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Un tema fortemente divisivo quello della realizzazione dell'infrastruttura e c'è attesa per la discussione in Commissione Bilancio e ambiente alla Camera del Decreto Ponte sullo Stretto slittata a lunedì 8 e martedì 9 maggio.

I lavori in Commissione per il decreto sul Ponte sullo stretto hanno registrato un ciclo di oltre 80 audizioni con tutta una serie di soggetti interessati, soprattutto tecnici. "Ci sono decenni di studi e lavori che dovevano essere portati all’attenzione dei commissari", ha detto al Tg Parlamento Mauro Rotelli, deputato di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Ambiente a Montecitorio - Abbiamo affrontato fino a questo momento circa 140 emendamenti: è un lavoro che sta andando avanti in maniera concreta e molto ordinata sia da parte della maggioranza che dell’opposizione". 

Nel decreto Ponte - ha voluto sottolineare il parlamentare nazionale di Fratelli di Italia, Carolina Varchi - trova spazio anche una norma finalizzata all’immediato completamento dell’autostrada Palermo-Catania, prevedendo una apposita struttura commissariale. Questa soluzione, promossa dal presidente Schifani e dall’assessore Aricò, è stata condivisa dalla maggioranza parlamentare che l’ha tradotta in emendamento approvato dalle commissioni riunite Ambiente e Trasporti, guidate dai presidenti Rotelli e Deidda. Con il coordinamento degli interventi indicati nel piano di adeguamento e riqualificazione dell’autostrada A19 Palermo-Catania - conclude - avremo finalmente la possibilità di operare in deroga per risolvere l’annosa questione di un’opera infrastrutturale strategica, ma soprattutto funzionale per la piena operatività del Ponte".

Ma le promesso non bastano a placare il fronte del no. Il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, punta il dito contro il ministro Salvini definendolo un "irresponsabile" commentando i danni e le vittime per le alluvioni di questi giorni "eventi estremi causati dal cambiamento climatico che questo esecutivo non ha intenzione di affrontare" mentre con i soldi che si vogliono destinare al Ponte si potrebbe "mettere in sicurezza tutta l'Italia".

Per Bonelli, tra l'altro, “il costo del ponte sullo Stretto di Messina è destinato a lievitare sin da subito, infatti le forze di maggioranza di Governo in Commissione Ambiente e Trasporti hanno predisposto un emendamento, attualmente in esame da parte del governo stesso, con cui si preparano a prevedere un ulteriore rialzo del costo del Ponte. Affronteremo a breve un’impennata dei costi di questa infrastruttura inutile e dannosa operata attraverso un complesso sistema di adeguamenti dei prezzi, con cifre che andranno ben oltre i 14,6 miliardi previsti dal Def".

“Si tratta di un ammontare di risorse enormi - prosegue - che in un momento di drammatica crisi, come quella che stiamo vivendo, dovrebbe essere destinata a mettere in sicurezza il territorio, le risorse idriche, migliorare le infrastrutture esistenti, potenziare la mobilità su ferro, favorire l’occupazione e, come i drammatici eventi climatici estremi che si verificano sempre più spesso ci mostrano, attuare un vero e proprio piano di mitigazione del cambiamento climatico. Questo sarebbe un atto dovuto per tutte le famiglie, le imprese e le attività produttive del nostro Paese, ma ancora una volta il Governo sceglie di realizzare un’opera che sarà l’ennesima ‘mangiatoia di Stato’ a favore di pochi e senza alcun beneficio sostanziale per la collettività”.

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