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Cronaca

Posa fibra ottica, Amam: "Disagi per 100mila euro, subito danno all'immagine"

Il tavolo tecnico al Comune con la Open Fiber. Linea dura dell'azienda di viale Giostra che chiederà un risarcimento. Il Comune opta invece per le opere compensative. A creare problemi la mancata comunicazione con le ditte appaltatrici

Dopo i disagi subiti, alcuni prevedibili altri inaspettati, il Comune è pronto a chiedere i danni a Open Fiber, la ditta che sta ultimando le operazioni di posa della fibra ottica in città.

Ieri a Palazzo Zanca il vicesindaco Salvatore Mondello e l'assessore Carlotta Previti hanno incontrato i rappresentanti della stessa Open Fiber. Nel corso del tavolo tecnico l'amministrazione si è detta pronta a chiedere i danni subiti in seguito ai lavori effettuati da alcune ditte locali incaricate dall'azienda romana. 

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I vari dipartimenti comunali hanno stilato un primo elenco sui disagi subiti relativamente agli impianti di illuminazione pubblica e alle condizioni delle strade interessate dagli scavi.  

"Stiamo lavorando - spiega il vicesindaco Mondello - a una rendicontazione dei danni, al momento non è facile fare una stima. Devo riconoscere il massimo impegno da parte di Open Fiber circa la risoluzione delle problematiche che spesso vanno imputate alle ditte locali appaltatrici. In questi mesi non c'è stata una corretta comunicazione, il Comune doveva essere avvisato prima dell'apertura del cantiere per prevenire eventuali disagi, ma ciò non è avvenuto, salvo rari casi. A riguardo la stessa Open Fiber ha revocato i contratti con le ditte che non hanno seguito le regole".

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Il Comune ha però individuato già la via per chiedere il risarcimento. "Opteremo - precisa Mondello - per delle opere compensative che Open Fiber potrà eseguire in relazione al danno provocato. Ciò avverrà a partire dalla Panoramica in cui sono previsti interventi nel tratto di competenza comunale. Ci vuole sempre buon senso, chi lavora può sbagliare, ma è necessario evitare che siano i cittadini a rimetterci". 

Meno conciliante, invece, la linea seguita da Amam, rappresentata nel tavolo di ieri dal presidente Salvo Puccio.  

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L'azienda di viale Giostra sembra aver pagato il prezzo più alto e adesso annuncia senza mezzi termini la richiesta di risarcimento. "Secondo il computo metrico - spiega Puccio - abbiamo subito un danno di 100mila euro relativamente all'interruzione del servizio idrico. Ma chiederemo anche un danno alla nostra immagine.  In diverse occasioni gli operai hanno chiuso la condotta senza avvisarci e facendo disperdere l'acqua. Dopo le segnalazioni dei cittadini siamo stati costretti ad inviare una squadra per rimediare al problema, seguendo un iter preciso che comporta un dispendio di tempo e professionalità".

Secondo Puccio c'è una sola alternativa. "Occorre adottare un modello virtuoso di comunicazione, un protocollo da seguire scrupolosamente per evitare ulteriori problemi in futuro". 

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