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Cronaca

Mattarella: "Una stampa radicata e credibile è presidio di democrazia e partecipazione"

Il messaggio del presidente della Repubblica in occasione del Premio internazionale Bonino Pulejo: "Dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza storica opportunità di rendere più moderno ed efficiente il sistema di questo Paese, in particolare per i giovani e il Meridione"

L’importanza della libertà degli organi di informazione, come strumento primario di conoscenza e valutazione critica.  Il capo dello Stato Sergio Mattarella, torna a parlare del valore del pluralismo nell'editoria e del sistema dei media come "presidio della democrazia". 

L’occasione è data dalla cerimonia della Fondazione "Bonino Pulejo" al Teatro "Vittorio Emanuele" di Messina che lo ha visto tornare a Messina, dove era stato in passato da ministro della Difesa e dell'Istruzione.

Il presidente ha ricevuto il premio internazionale "Uberto Bonino e Maria Sofia Pulejo", in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della Fondazione Bonino Pulejo e il settantesimo della Gazzetta del Sud.

"Guida il paese con equilibrio, coerenza, fermezza e intensa passione - si legge nella motivazione del Premio - Un siciliano specchio della Costituzione, capace di conquistare il cuore degli italiani. Con autorevolezza promuove i valori della coesione del Paese, delle libertà individuali in armonia con gli interessi della comunità e della Unità dell'Europa. Con il suo operato contribuisce a consolidare, in tempi difficilissimi, il prestigio della Repubblica sulla scena internazionale".

Alla premiazione ha fatto seguito il concerto dei giovani talenti dell'orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala di Milano diretta dal maestro David Coleman. Mattarella, prima di fare il suo ingresso in platea, è stato accolto dal governatore Nello Musumeci che ha dato il benvenuto a nome di tutti i siciliani e dei messinesi in particolare per la sua prima visita ufficiale nella città dello Stretto.

Il governatore, assieme al commissario straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro, al presidente della Fondazione Bonino Pulejo Pasquale Morgante e al presidente del Vittorio Emanuele Orazio Miloro, ha accompagnato il presidente Mattarella e la figlia Laura nella visita alle mostre allestite all’interno del Teatro, tra cui "La comunicazione e le sue forme nell'arte", curata dal Museo regionale di Messina (MuMe) e promossa dall'assessorato regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana: un itinerario suggestivo attraverso ottanta reperti appositamente selezionati.

Il discorso del presidente

"Sono contento della motivazione così lusinghiera - ha detto il presidente nel suo discorso -  è motivo di prestigio ricevere il premio intitolato ad Umberto Bonino e Sofia Pulejo. Ho avuto la possibilità di conoscere Umberto Bonino ed incontrarlo anche per questo questa manifestazione mi è  particolarmente cara e significativa. Pensavo di ricevere questo premio venendo qui a Messina da ex presidente della Repubblica, da senatore a vita non più da presidente della Repubblica. Desidero ringraziare la Fondazione per l'attività così importante e preziosa che svolge particolarmente con l'impegno nella formazione dei giovani. Questo tema, in questo momento, in questo periodo nel quale siamo impegnati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in una storica opportunità di rendere più moderno ed efficiente il sistema di questo Paese, questo impegno per i giovani e il Meridione è particolarmente importante. Ed è di particolare importanza con un Meridione che si rilancia attraverso i suoi giovani, il nostro Paese può rendersi completamente e compiutamente più moderno".

Il presidente si è poi soffermato sull'importanza dell'informazione: "La presenza di testate di quotidiani radicati nel territorio con un forte rapporto con le comunità territoriali rendono più saldo il sistema informativo del nostro Paese e sono un presidio di democrazia e partecipazione - ha ricordato - Questa attività del mondo giornalistico, del mondo dell'informazione sottolinea ogni giorno in più l'importanza della sua indipendenza. Lo abbiamo visto in ogni circostanza in cui le vicende degli avvenimenti pongono delle sfide alla coscienza del Paese, del mondo, a ciascuno di noi. Lo abbiamo visto con la pandemia, di fronte a tentavi di propalazione di notizie false, di scenari complottistci, di teorie anti scientifiche.  Il sistema informativo del nostro Paese ha svolto un'importante funzione per sorreggere la buona conoscenza. Se non fosse stato per la comunità scientifica che in  tutto il mondo e al di sopra dei confini in breve tempo ci ha consegnato strumento di contrasto efficaci alla pandemia noi oggi non potremmo essere qui perché l'ondata di contagi ancora presente non avrebbe gli effetti limitati che ormai ha e probabilmente avrebbe effetti devastanti sull'economia e le relazioni interne del nostro paese. È stato in quel caso fondamentale,  importante  e prezioso il ruolo degli organi dell'informazione li stiamo vedendo adesso. Poc'anzi il presidente ha ricordato lo scenario imprevedibile e intatteso o di guerra nel nostro continente e in questo scenario si agitano anche tentativi di notizie false, di nascondere la verità, di nascondere la realtà, di nascondere i fatti. Ecco l'importanza della stampa e degli organi d'informazione indipendenti si manifesta ancora una volta fondamentale - ha concluso - Un sistema informativo che non preclude alcuna voce, che sa informare e con una capacità critica, autonoma e propria di suoi lettori sui fatti della realtà".

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