Elezioni rettore, ufficiali le candidature: i programmi
Scaduti i termini i professori Giovanna Spatari, Giovanni Moschella e Michele Limosani saranno gli sfidanti per succedere dal 2023 al 2029 a Salvatore Cuzzocrea in un Ateneo "scosso" dall'inchiesta sui rimborsi alla Ricerca scientifica
Formalizzate le candidature per le elezioni a rettore. Alla scadenza fissata oggi sono - confermando le previsioni - tre i candidati che dal 23 novembre si sfideranno per succedere a Salvatore Cuzzocrea che ha lasciato anzitempo l'incarico per via dell'inchiesta sui rimborsi per la Ricerca tutt'ora in corso. Un Ateneo scosso dall'indagine penale e che vedrà per quasi un mese "gareggiare" fino all'ultimo voto utile l'ex prorettore Giovanni Moschella, il prorettore Giovanna Spatari, l'economista Michele Limosani. Consegnati anche i programmi che è possibile consultare in allegato.
Elezioni rettore, le date del voto
Dopo aver effettuato gli adempimenti burocratici e depositato il programma elettorale presso gli uffici della Direzione Generale dell’Ateneo, la Spatari, Ordinaria di Medicina del Lavoro, ha dichiarato: “Mi impegnerò a portare avanti la mia idea di Università, caratterizzata da scelte condivise e partecipate, da una gestione su base allargata che tenga conto di tutte la competenze dei docenti, della professionalità del personale tecnico - amministrativo e in grado di intercettare i bisogni e le aspirazioni dei nostri studenti, nazionali e internazionali. Il mio obiettivo è quello di creare un clima di lavoro sereno, libero da qualsiasi forma di discriminazione e che veda al centro le persone”.
"Abbiamo assistito in questi anni a continui atteggiamenti di supponenza e arroganza - ha invece scritto nella lettera che ha accompagnato il programma Limosani - abbiamo ascoltato affermazioni in Senato circa l’irrilevanza delle analisi costi benefici per decidere sull'utilizzo delle risorse pubbliche. Con amarezza abbiamo rilevato la poca trasparenza nelle decisioni di assegnazione delle posizioni concorsuali e provato imbarazzo dinnanzi a dichiarazioni non sempre rispondenti al vero. Abbiamo registrato l’indifferenza sulle dichiarazioni dell'Anac circa la irregolarità e illegittimità di procedure di gara nella assegnazione degli appalti.
Tutti segnali di un modus operandi e di una politica gestionale caratterizzata dalla mancanza di confronto, destinata a portare la comunità accademica verso un vicolo cieco".
"Un Ateneo che unisce nel rispetto e nel dialogo" è il titolo del programma di Moschella in cui si legge: "Ho preso la decisione di candidarmi a ricoprire la carica di Rettore dell’Università degli Studi di Messina spinto dalle tante, lusinghiere sollecitazioni che mi sono state rivolte da colleghe e colleghi del personale docente e del personale tecnico-amministrativo, nonché da studentesse e studenti, perché nelle loro parole ho colto la condivisione di valori che mi appartengono: la scrupolosa osservanza delle regole, la trasparenza nella gestione amministrativa, il rispetto della dignità dell’altro, il rifiuto del conflitto come metodo, la ricerca della mediazione e di soluzioni ragionevoli e unitarie, pur nella diversità delle idee e delle opinioni. Questi che, nei fatti, sono i valori che hanno costantemente ispirato la mia attività istituzionale, prima come Preside della Facoltà di Economia, poi come Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche e, infine, come Prorettore Vicario dell’Ateneo e che, oltre ad appartenere alla sfera del diritto naturale, trovano espressione nei principi della Costituzione, in quelli della legislazione vigente e dello stesso Statuto dell’Università".