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Il Vittorio Emanuele lavora sulla ripartenza e presenta la nuova stagione di prosa e musica 2021/2022. Fra classici e contemporanei nel rispetto della normativa anti-Covid per partecipare agli spettacoli

Il teatro deve continuare a essere un punto di riferimento culturale, sociale ed economico. A dirlo a gran voce è tutto il direttivo del Vittorio Emanuele che questa mattina ha presentato la stagione di prosa e musica del 2021/2022. Un cartellone di appuntamenti che porta ancora avanti l'offerta di spettacoli andati in scena da settembre e che si arricchisce di nuovi eventi progettati durante il lockdown grazie a collaborazioni regionali e nazionali, e che guarda al futuro con l'obiettivo di riaprire lla Laudamo e di formare una nuova orchestra giovanile. 

"Il teatro è un polmone socio-economico che non può bloccarsi ma che in questo momento deve andare avanti arricchendosi di personaggi di fama nazionale e internazionale con un ruolo di primo piano - ha spiegato il presidente del Tve Orazio Miloro - L'auspicio è sempre quello di poter stabilizzare l'orchestra per poter garantire una attività stabile. In questo momento il Vittorio Emanuele sta facendo miracoli proprio perché gli orchestrali non sono strutturati". 

Entro la fine del mese in programma la riapertura della Sala Laudamo chiusa per la realizzazione di alcuni interventi di restyling. "Un lavoro che è stato compiuto in house grazie al supporto dei dipendenti - ha aggiunto Miloro - Siamo già a lavoro per realizzare una stagione parallela a quella presentata oggi". 

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A sottolineare l'impegno dell'amministrazione del Teatro è stato il consigliere Giuseppe Ministeri. "Adesso l'obiettivo principale è riportare le persone a teatro - ha sottolineato - Riconquistare il pubblbico ma anche formarne di nuovo. Questo cartellone è frutto di un percorso amministrativo nato dagli sforzi di un teatro che è riuscito a superare momenti difficili". 

Sulla possibilità di assistere agli spettacoli in sicurezza ha insistito anche il Sovrintendente Gianfranco Scoglio. "Vogliamo ribadire che i teatri non sono chiusi e che possiamo ospitare il pubblico a capienza intera - ha ribadito - Servono il green pass, quindi la vaccinazione con almeno due dosi, o il certificato di avvenuta guarigione da covid e una mascherina ffp2. Rassicuriamo quindi il pubblico sulla possibilità di andare a teatro in sicurezza e nel rispetto delle regole, anzi, vacciniamoci per poter tornare a vivere la nostra normalità". 

Anche il Soprintendente ha voluto brevemente affrontare la questione delle stabilizzazioni, sottolineando come "il Vittorio Emanuele è un teatro di provincia che non riceve dalla regione i fondi necessari per potersi dotare di personale strutturato che siano orchestrali o attori- ha spiegato - L'obiettivo è riuscire a intercettare maggiori fondi. Attualmente Messina riceve 4 milioni 600 mila euro, mentre Catania 16 milioni di euro". 

La stagione della prosa è stata presentata dalla direttrice artistica Simona Celi Zanetti, mentre quella musicale dal direttore artistico Matteo Pappalardo. 

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