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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Mafia dei Nebrodi, chiesti quasi mille anni in totale: trenta per i capi delle organizzazioni

Nell'aula bunker della Casa circondariale di Gazzi la requisitoria dell'accusa al processo con rito ordinario, 101 gli imputati

La pena massima a trentanni per - secondo l'accusa - i capi delle organizzazioni mafiose dei Nebrodi Sebastiano Bontempo detto "biondino", Vincenzo Galati Giordano detto "Lupin", Sebastiano Conti Mica detto "Belloccio" e Aurelio Faranda Salvatore. Richiesta di pene dai 18 anni fino ai due anni per tutti gli altri 97 imputati del processo alla mafia del Nebrodi. 

La Corte era presieduta dal giudice Scavuzzo, a latere Vona e La Spada, che ha ascoltato le richieste di condanna per un totale di quasi mille anni di carcere. Nell'aula bunker di Gazzi si è svolta oggi la requisitoria dei Pm della procura, Di Giorgio, Monaco, Carchietti e Lo Gerfo al procedimento con rito ordinario che segue l'operazione che il 15 gennaio 2020 aveva portato a quasi cento arresti e al sequestro di 151 aziende agricole: una delle più vaste operazioni antimafia eseguite in Sicilia e la più imponente, sul versante dei fondi europei dell'Agricoltura in mano alle mafie, mai eseguita in Italia e all'estero. La requisitoria ha anche evidenziato il ruolo di esponenti emergenti del clan dei batanesi, Salvatore Bontempo e Calogero Barbagiovanni, assistiti dall'avvocato Salvatore Cipriano; 14 anni la richiesta di condanna dei pubblici ministeri per i due. 

Nell'aprile 2021 i giudizi con rito abbreviato. Fino al prossimo autunno quando è attesa la sentenza di primo grado saranno impegnati gli avvocati degli imputati. 

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