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Cronaca

Crisi da Coronavirus, Interdonato ai vertici Anci sugli affitti: “Cedolare? Facciamola secca”

L'ipotesi per dare una scossa al mercato immobiliare e generare una diminuzione della pressione fiscale. “Imprenditori e proprietari potrebbero stipulare o modificare i contratti di locazione, venendo incontro alle esigenze di ognuna delle parti in causa”

“Una scossa al mercato immobiliare”, è questa l’idea del rappresentante di Sicilia Futura, Nino Interdonato, che ha incalzato le più alte cariche dell’Anci per mettere in discussione un provvedimento che, se recepito, potrebbe dare ristoro ad un settore in profonda crisi.

“L’idea – ha sottolineato Interdonato – è quella del ripristino della cedolare secca sulle nuove locazioni dei negozi ed estensione della stessa ai contratti in essere ciò al fine di generare una diminuzione della pressione fiscale e di consentire quindi agli imprenditori e ai proprietari di immobili di stipulare o modificare i contratti di locazione, venendo incontro alle esigenze di ognuna delle parti in causa. Al momento – ha concluso il vicepresidente del civico consesso messinese - il Governo è intervento esclusivamente sul credito di imposta derivante dai canoni di locazione, misura non sufficiente come evidenziato anche dalle associazioni di categoria del settore. Nella qualità di consigliere Nazionale Anci mi rivolgo quindi ai presidenti Decaro e Bianco per mettere tra i temi all’ordine del giorno, legati all'Emergenza Covid 19, questo importante provvedimento, che cambierebbe completamente le aspettative del comparto immobiliare".

Lalettera di Interdonato ai presidenti Anci

“La Pandemia Covid 19 - scrive Interdonato ai presidenti Anci Antonio Decaro ed Enzo Bianco -  ha causato effetti economici catastrofici per la nostra Italia, in particolare è manifesta la contrazione della capacita reddituale da parte degli inquilini delle attività commerciali, cui spesso è scaturita in fenomeni di morosità e richieste di rimodulazione dei canoni di locazione. Al momento il Governo è intervento esclusivamente sul del credito di imposta derivante dai canoni di locazione, misura non sufficiente come evidenziato anche dalle associazioni di categoria del settore. La nostra Associazione si è distinta in questi momenti, amministrativi e non, molto delicati per il Paese rappresentando le esigenze dei Comuni al Governo, ed in continuità con quanto fatto, ritengo opportuno evidenziare alle S.V. quali massimi esponenti della Nostra Associazione, l’opportunità di introdurre all’interno del D.L. “Rilancio” apposito emendamento volto a ripristino cedolare secca sulle nuove locazioni dei negozi e l’estensione della stessa ai contratti in essere, ciò al fine di generare una diminuzione della pressione fiscale, e di consentire quindi agli imprenditori e ai proprietari di immobili di stipulare/modificare i contratti di locazione venendo incontro alle esigenze di ognuna delle parti in causa”.

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