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Cronaca

Presidio e protesta al Comune dei lavoratori della Messinaservizi, per il rinnovo dei contratti ai precari appello al Consiglio

Dopo l'annuncio in diretta facebook del taglio del personale precari e addetti hanno manifestato in piazza Unione Europea prima di incontrare il primo cittadino. De Luca ha firmato una determina sindacale

Hanno atteso fino a notte fonda per parlare con il sindaco presidiando Palazzo Zanca. I precari della Messinaservizi insieme ad altro personale hanno trascorso ore all'esterno del municipio prima di dialogare con il primo cittadino e capire cosa ne sarà di loro dopo la bocciatura in Consiglio comunale del Piano Tari 2021 che prevedeva aumenti di spesa e l'annuncio in diretta facebook di Cateno De Luca di taglio del personale e cassa integrazione. Ieri l'assemblea del socio unico della partecipata comunale. De Luca ha firmato una determina sindacale per mantenere i posti di lavoro dei 32 precari con il rinnovo dei contratti in scadenza fino a dicembre e attende la convocazione del Consiglio comunale dopo la richiesta di sette esponenti politici. "Stiamo facendo un tentativo - ha affermato De Luca - aspetto che il presidente del Consiglio comunale fissi la seduta urgentemente per lunedì, hanno bocciato l'aumento del Piano Tari senza una motivazione, siamo al momento delicato e hanno deciso di darci un colpo, nel 2019 avevo aumentato la Tari dell'1,8%, nel 2020 ho fatto un aumento di un altro 1,8% perché Messinaservizi era una scatola vuota e abbiamo lavorato su organizzazione e investimenti, abbiamo pescato ottomila evasori, da una situazione fallimentare si è fatta produttività, spero che lunedì entro mezzanotte si chiuda questa storia". 

“Avevamo già spiegato in Aula – evidenziano l’assessore Musolino e il presidente Lombardo – che la bocciatura del Piano Tariffario avrebbe avuto un impatto sulla spesa del personale per l’impossibilità di potere sostenere la spesa attuale, ma siamo rimasti inascoltati, anzi, siamo stati bersaglio di scherni e invettive nel corso della seduta di Consiglio comunale. Durante l’odierna assemblea il Socio Unico ha chiarito che non intende in alcun modo ripianare eventuali debiti della Messinaservizi che dunque deve spendere esattamente l’equivalente del corrispettivo ed ha invitato la Società ad adottare ogni provvedimento necessario per rimodulare la spesa contenendola entro il limite del corrispettivo dell’anno 2020, cioè senza quei 5 milioni di euro che erano previsti per l’anno 2021".

Messinaservizi, tagli al personale

La Messina Servizi ha elaborato un nuovo piano economico attenendosi alle indicazioni del Socio unico: niente rinnovo del contratto per i 32 lavoratori a tempo determinato il cui contratto scade il 2 agosto; cassa integrazione a rotazione per circa 120 dipendenti della Messinaservizi per la durata di circa 28 settimane con integrazione salariale; nessuna assunzione dei 130 lavoratori per il servizio di spazzamento. Il Comune esortato il CdA della Messinaservizi a procedere all’insediamento del Direttore generale secondo le risultanze della procedura selettiva che si è conclusa il mese scorso, dando seguito alle necessarie verifiche e comunicazioni di Legge. La Messinaservizi – conclude la nota – procederà ad avviare le comunicazioni ai sindacati per l’avvio della cassa integrazione e alla stipula del contratto con il primo classificato nella graduatoria formata all’esito della procedura selettiva, si tratta dell'ingegnere Nicola Russo.

Sul caso proseguono i commenti politici e sindacali. "La bocciatura del piano Tari non può e non deve ricadere sui lavoratori - sostiene la Cisl - la Fit evita volutamente di entrare in merito dei motivi politico ed amministrativi che hanno spinto il sindaco a proporre un aumento della Tari e alle dinamiche per cui il Consiglio Comunale ha scelto di bocciare il piano. 
Parafrasando il Sindaco De Luca: “ognuno faccia il suo mestiere”. Domenico Siracusano, segretario provinciale di Articolo Uno: "La minaccia di cassa integrazione e licenziamenti dei lavoratori di Messina Servizi Bene Comune è l'ennesima trovata arrogante e propagandistica del Sindaco De Luca. Si tratta di impegni assunti alla luce del il Piano Tari 2020 che con la bocciatura dell'incremento della tariffa rimane vigente. Quindi le risorse per garantire la continuità di contratti e servizi ci dovrebbero essere. E invece il sindaco minaccia una vera e propria macelleria sociale. Serve un'operazione verità sui bilanci di MSBC perché non vorremmo che l'azienda avesse già speso come se desse per fatto l'aumento della Tari prima che il Consiglio Comunale si pronunciasse. Sarebbe gravissimo". 

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