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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rometta

Il ponte al buio che divide Rometta e Spadafora, scatta la protesta. Il sindaco Merlino: "Lo illumineremo a metà"

L'amministrazione che lo ha realizzato non può completare l'impianto anche nel comune limitrofo che non risponde né ai solleciti né all'interrogazioni dei consiglieri di minoranza. La storia

Non è il ponte dei sospiri ma a tirarne tanti di sollievo dopo averlo attraversato di notte sono in molti. In particolare i cittadini di Spadafora e Rometta che nel 2017 hanno inaugurato il collegamento intitolato a don Pino Puglisi e rimasto però completamente al buio. L’impianto di illuminazione c’è ma occorre mettere pali, lampade e quadro elettrico per un importo che complessivamente non dovrebbe superare i sessantamila euro. 

Queste almeno le stime del Comune di Rometta che quel ponte lo ha realizzato ed è  pronto a fare la sua parte anche per completare l’illuminazione ma non ha competenza sul tratto che ricade nel comune di Spadafora.

“Se non ci danno risposte sarà un ponte illuminato a metà”, promette il sindaco di Rometta, Nicola Merlino, che ha già inoltrato al Comune di Spadafora più di una nota per capire se possono avviare insieme i lavori con la possibilità di unificare l’intervento e attivare un'unica procedura per la scelta del contraente “stante le continue e pressanti richieste dell’utenza cui questo Comune vuole dare concreta risposta”.

I tecnici di entrambi i Comuni si sono già incontrati più volte.  Ma sulla richiesta nicchia la sindaca Tania Venuto, tanto che di recente alcuni consiglieri comunali di minoranza hanno presentato una interrogazione chiedendo “di porre in atto gli opportuni provvedimenti preliminari concordati con il Comune di Rometta per il completamento dell’impianto, al fine di evitare disagi e pericoli per gli autoveicoli in transito e per i pedoni”.

“Si tratta di un’ampia area totalmente sprovvista di illuminazione – spiega a MessinaToday il consigliere di Spadafora Lillo Pistone – importante alternativa alla parallela strada statale 113, proprio nel centro rubano, che collega Rometta e Spadafora. Negli anni, sopratutto nell’ultimo, sono stati avviati incontri tra i rispettivi uffici tecnici per concordare una iniziativa di carattere amministrativa affinché le due comunità, ognuno per la propria parte, possa intervenire. Da quello che so io il Comune di Rometta ha già messo la somma a disposizione, quello di Spadafora invece non ci risponde nemmeno”.

Ma il sindaco Tania Venuto non sembra essere a conoscenza degli ultimi sviluppi tra i tecnici.  “Non spetta a noi provvedere – spiega - perché il finanziamento per realizzare il ponte lo ha avuto il Comune di Rometta. So che i tecnici si stanno coordinando per capire se adesso si deve attingere ad altri fondi comunali ma tutto è ancora in itinere”. Ma se dovesse essere necessario voi siete disponibili? “Certamente”. E come mai non risponde all’interrogazione? “Devo ancora verificarne i contenuti”.

In realtà la situazione per il Comune di Rometta è definita da tempo e comunicata anche all’amministrazione confinante: per completare l’impianto di illuminazione occorre mettere le mani in tasca o meglio nelle casse comunali in quanto il ministero alle Infrastrutture che ha finanziato l’opera realizzata dal Comune di Rometta all’interno del Patto del Tirreno  non può integrare l’erogazione. Lo ha detto a chiare lettere al Comune che aveva chiesto di poter utilizzare le risorse risparmiate grazie ai ribassi  e si è sentito rispondere che non era possibile perché destinati ad altri tipi di opere.

Ora resta da capire se a cinque anni dall’inaugurazione sarà possibile accendere queste lampade. L’intenzione c’è. Ora occorre la volontà. "Darò un po' di tempo al comune di Spadafora per darci una risposta che aspettiamo da moltissimo tempo - chiosa Merlino -  Se continua il silenzio non potremo fare altro che effettuare i lavori volti all'illuminazione del ponte nel nostro territorio".

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