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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Querelato dall'Atm per averla criticata su facebook: la Procura chiede l'archiviazione per un dipendente

Il tribunale dà ragione al lavoratore che era stato già raggiunto da un provvedimento disciplinare poi annullato dallo stesso consiglio dell'azienda trasporti. La soddisfazione della Uil

La Procura ha chiesto l'archiviazione per la querela presentata da Atm nei confronti di un suo dipendente che aveva criticato su facebook l'operato dei vertici dell'azienda di via La Farina.

Lo scorso gennaio il dipendente era stato raggiunto da un provvedimento disciplinare con quindicio giorni di sospensione dello stipendio. Sanzione poi annullata dal consiglio di disciplina della stessa azienda trasporti che aveva disposto la restituzione di circa 900 euro sottratti al dipendente.

Ma in ballo era rimasta la querela, su cui adesso pende il verdetto della Procura che di fatto ha dato ragione al lavoratore.

Sulla vicenda è intervenuta la Uiltrasporti esprimendo soddisfazione per la decisione del tribunale. 

"Ancora una volta trionfa la libertà di opinione sindacale – dichiarano il segretario generale della Uil Ivan Tripodi e il segretario della Uiltrasporti Michele Barresi - e fallisce il becero tentativo di imbavagliare il sindacato che nella città di Messina sta raggiungendo pericolosi livelli di guardia che stanno mettendo pericolosamente a rischio l’agibilità e convivenza democratica. Con soddisfazione possiamo dire che per ben due volte vincono libertà di pensiero e critica sindacale –dicono i segretari Tripodi e Barresi- e vengono restituiti al mittente i tentativi di repressione di ogni forma di dissenso con cui  il nuovo management di Atm tenta di mantenere in silenzio i dipendenti. Siamo certi che anche in questo caso l’Atm continuerà ad opporsi agli esiti della Procura, forti del fatto che le inutili spese giudiziarie e legali si riversano sulle tasche dei cittadini e non su quelle dei manager nominati dal sindaco De Luca». 

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