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Cronaca Milazzo

Emissioni dalla raffineria di Milazzo, l'Arpa rassicura dopo il vertice in Prefettura

Ieri l'incontro tra i gestori dell'impianto e le istituzioni per chiarire l'origine dei fenomeni del 6 e 24 agosto. Nessun rischio per la popolazione

Nessun rischio per la popolazione dopo le emissioni dalla raffineria di Milazzo avvenute il 6 e il 24 agosto. In quei giorni l'impianto ha prodotto una nube giallastra che ha preoccupato i residenti delle zone limitrofe. Ma come ribadito dall'Arpa durante il vertice in Prefettura di ieri, nessuna sostanza pericolosa è stata rilevata a ridosso del primo evento mentre sono in corso le analisi relative all'ultima emissione di cinque giorni fa.

Davanti al prefetto Di Stani si sono riuniti i gestori della raffineria, l'amministrazione comunale di Milazzo, vigili del fuoco, esponenti dell'Asp, dell'Ispra e della stessa Arpa. Chiarito l'origine dei due fenomeni dati dall'entrata in funzionamento di un sistema di sicurezza dopo il blocco di due diversi impianti. L'eventuale inquinamento, come ribadito durante l'incontro, è inoltre monitorato attraverso un sistema di 14 centraline.

L'Asp ha invece chiarito che nei due giorni presi in esame non si sono registrati accessi al pronto soccorso di pazienti con patologie riconducibili ad un inquinamento dell'area.

Critico a riguardo il sindaco di Milazzo Giuseppe Midili. “Negli ultimi quattro anni per ben quattro volte si sono registrati questi disservizi che i vertici dell’azienda attribuiscono a criticità degli impianti elettrici per i quali è in corso un accurato screening. Ho rinnovato la richiesta di essere informato non appena tale attività sarà completata. All’azienda ho poi contestato la totale assenza di comunicazione al verificarsi dell’evento negativo e ciò non è possibile perché la ritengo una mancanza di rispetto nei confronti della comunità che non può limitarsi ad assistere al fenomeno visivo senza ricevere adeguate informazioni su cosa sia avvenuto e soprattutto sulle conseguenze. Al riguardo ho anche chiesto all’Arpa se l’attuale sistema di monitoraggio rappresentato dalla rete di centraline sia soddisfacente e se i dati sono rilevati in tempo reale. Ho ricevuto risposta affermativa. I dati non solo vengono letti giornalmente, ma con la stessa frequenza pubblicati sul sito ufficiale dell’Agenzia. Questo mi porta a chiedere maggiore attenzione a chi rappresenta le istituzioni ad ogni livello nel rilasciare determinate affermazioni. Non è possibile giocare sulle emozioni e sull’emotività dei cittadini per cercare di catturare consensi. Non si fa un buon servizio alla collettività raccontando cose non vere. Non è su questi argomenti che si fa politica e quindi auspico che per determinati atteggiamenti che ho registrato in questi giorni ci siano altre motivazioni e/o fraintendimenti che necessitano di essere chiariti al più presto per rispetto nei confronti della cittadinanza. Oggi mi è stato ribadito che l’Arpa è l’ente preposto al monitoraggio dell’inquinamento, raccoglie regolarmente e processa i dati e quindi sono questi il riferimento di ogni approccio al problema ambientale. Ribadisco la mia disponibilità a qualsiasi confronto, sereno e nel rispetto dei ruoli da ciascuno di noi ricoperto, ma dico no alle strumentalizzazioni”.  

Le parti hanno concordato successivamente di rafforzare la campagna comunicativa per rendere più informata la popolazione. 

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