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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Prende la moglie a calci e pugni e poi la rapina, aveva già divieto di avvicinamento

Trentacinquenne tossicodipendente arrestato dai poliziotti delle volanti. Da tempo maltrattava, perseguitava e pretendeva soldi dalla donna. Ma non è bastata la prima denuncia

Prima l'ha presa a calci e pugni, e poi l'ha rapinata. Vittima: la moglie. Bottino? Trecento euro, una stecca di sigarette e documenti personali custoditi nella borsa.

Sono i reati consumati da un trentacinquenne messinese arrestato ieri dai poliziotti delle volanti che hanno eseguito un oridine di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Messina.

L'uomo è stato arrestato dopo indagini che hanno permesso di ricostruire l’episodio verificatosi lo scorso settembre quando è riuscito ad introdursi in casa contro la volontà della donna, dalla quale si stava separando, minacciandola di morte. Dopo averla picchiata le ha portato via soldi e oggetti personali.

I poliziotti hanno appurato che non si è trattato di un episodio isolato. Più volte in passato, infatti, il trentacinquenne, con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti, aveva preteso somme di denaro dalla consorte, perseguitandola pur di ottenerle. A seguito di tale condotta, la donna aveva deciso di sporgere denuncia ed era stata emessa una prima misura cautelare, quella del divieto di avvicinamento alla donna. Divieto chiaramente disatteso nell’ultimo episodio di violenza, che ha evidenziato ancor di più la significativa pericolosità del soggetto, a rischio di reiterazione delle violazioni.

Pertanto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, il trentacinquenne è stato trasferito in carcere.

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