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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Rapporto Legambiente, De Luca non ci sta: "Lettura parziale dei dati"

Il primo cittadino risponde alle polemiche in seguito al declassamento della città di Messina dalla 91esima alla 101esima posizione nella classifica de IlSole24Ore

Dieci posizioni in meno, dal 2019 al 2020, che declassano Messina a città fra le meno green d'Italia. È questo l'esito della classifica generale de "IlSole24Ore", realizzato con Legambiente, per monitorare lo sviluppo dell'Ecosistema urbano italiano. Una graduatoria che evidentemente per il sindaco Cateno De Luca è stata interpretata nella maniera sbagliata. 

"Le polemiche ingenerate in seguito alla pubblicazione del 28esimo rapporto di Legambiente e del posizionamento della città di Messina sono il segnale di una asimmetria informativa unita ad una parziale capacità di lettura dei dati che non sempre risulta di agevole interpretazione da parte dei non addetti",scrive in una nota il Sindaco Cateno De Luca. 

"Il rapporto sopracitato fa emergere una criticità endemica della performance ambientale urbana segno di una assenza totale di programmi di sostenibilità ambientale e tutela del verde urbano protrattasi negli anni. Preliminarmente è utile precisare - prosegue il Sindaco - che a livello disaggregato gli indicatori si riferiscono a dati ISTAT rilevati nel biennio 2018-2019 e lo stesso Rapporto di Legambiente 2020 si riferisce a dati raccolti nell’arco temporale 2009-2019. Pertanto una interpretazione apertamente strumentale del suddetto Rapporto non tiene conto dei risultati incoraggianti riportati nello stesso. Invero sin dal mio insediamento gli sforzi profusi da questa Amministrazione hanno condotto ad miglioramento di determinati valori, cosi come risulta dallo stesso Rapporto Legambiente del 2021, e che qui di seguito vengono rappresentati:


•        grazie ad un aumento degli interventi di manutenzione ordinaria della rete idrica da parte di AMAM dal 2019 al 2021, si registra una riduzione dei consumi idrici per L/ Ab al giorno di oltre il 3% (145,5 L/ab al giorno nel 2019 che si riduce a 142,3 L/ab al giorno);


•        l’avvio della raccolta differenziata in crescita in maniera esponenziale dal 2019 con valori del 18,10%, che rispetto al 2019 oggi si attesta a valori di oltre il 58%;

 
•        grazie all’avvio della raccolta differenziata si registra una diminuzione di rifiuti pro capite in termini di Kg/ab di oltre 21 Kg (517 kg/ab nel 2019 che si riduce a 496 Kg/ab);


•        grazie ad una maggiore attenzione alle aree verdi oggetto di interventi puntuali di scerbatura urbana e periurbana affidata alla MessinaServizi si registra un aumento del verde urbano in termini di mq/ab che passa da un valore di 13,8 nel 2019 a 15,2 nel 2021; ed infine


•        grazie ad una strategia di efficientamento energetico negli immobili pubblici e relamping urbano si registra un aumento del solare pubblico in termini di kW/ab che passa da un valore di 18,10 nel 2019 a23,2 nel 2021", prosegue il sindaco. 

"In 3 anni - conclude la nota - l'Amministrazione comunale che rappresento è riuscita ad intercettare oltre 121 milioni di euro per progetti di transizione ecologica: ForestaMe 25 milioni di euro, EdenM acquisto bus, tram e veicoli elettrici 25 milioni di euro e I HUB programma di rigenerazione verde e efficentamento energetico con 71 milioni di euro. L’invito a chi oggi si compiace di un primato in peius che non rende onore alla nostra città è quello di valutare l’operato di questa amministrazione che con la sua capacità di progettazione e intercettazione di finanziamenti sulla transizione ecologica è oggi la prima città in Italia sul PON Metro e programmi complementari". 

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