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Cronaca

Recovery Fund, De Luca paladino del Sud: "Al Meridione solo la metà dei fondi previsti dall'Europa"

Il primo cittadino pronto a diffidare Regione e governo sulla ripartizione dei 209 miliardi a disposizione dell'Italia. "Ignorati Pil e disoccupazione, nel Piano opere già finanziate. Un'offesa per tutti noi"

Da sindaco dimissionario di Messina a paladino del Sud. Cateno De Luca è pronto a diffidare Regione e soprattutto governo sulla questione recovery fund. Al centro la distribuzione dei 209 miliardi che l'Europa ha concesso all'Italia per rilanciare economia e infrastrutture, un finanziamento che non ha precedenti ma che rischia di avvantaggiare solo una parte del Paese. E così De Luca ha deciso di passare dalle parole ai fatti dopo aver lavorato ad individuare i progetti per Messina e la sua provincia quantificabili in 632 milioni di euro, tra ponte, risanamento, condotte idriche e digitalizzazione.

Ma tutti gli sforzi potrebbero essere inutili. Numeri alla mano le regioni meridionali subirebbero l'ennesima beffa vista la ripartizione dei fondi su cui fin qui ha lavorato il governo seguendo un criterio su cui è forte il dissenso mostrato dal primo cittadino. "Al Sud - ha detto De Luca - andrà il 34% delle risorse ovvero 71 miliardi tra sussidi e prestiti. Ma se si tiene conto dei tre indicatori che l'Europa ha stabilito (Pil, disoccupazione e popolazione) la percentuale arriva al 75% e quindi alle città metropolitana da Roma in giù spetterebbero 156 miliardi. Ma il governo ha ignorato il diktat tenendo di conto di fatto solo del fattore popolazione".

Ma nella sua analisi De Luca, affiancato dal vice sindaco Carlotta Previti e dal dirigento tecnico della Città Metropolitana Salvo Puccio, ha segnalato ulteriori anomalie. "Nel Piano ci sono opere che risultano già finanziate come la nuova linea ferroviaria Messina-Catania-Palermo. E' stato violato il principio di addizionalità ed è legittimo chiedersi che fino faranno i fondi che erano già stanziati. Le opere nuove, invece, sono concentrate al Nord, non si può ancora sentire parlare di piano Marshall, si tratta di una manifestazione ipocrita che offende le istituzioni di tutto il Meridione".

Nel minirino di De Luca c'è anche la Regione. "Il Piano elaborato da Musumeci - ha spiegato - non è stato preso in considerazione dal governo. Io in qualità di sindaco metropolitano non sono stato mai chiamato in causa, tutte le attività sono state fatte insieme all'Anci nazionale. Chiedo a Palermo di formulare una nuova proposta tenendo conto dei bisogni dei siciliani, condividendo una strategia con tutte le altre istituzioni. Lancio inoltre un appello a tutti i parlamentari per bloccare questa situazione".

A fargli da eco il giornalista Pino Aprile, intervenuto alla conferenza stampa online, e da tempo attivo sulla tematica. "Con la Regione Molise, lavoriamo ad un documento di tutto il Sud per chiedere il rispetto dei criteri individuati dall'Europa che ha già rimproverato l'Italia per i mancati investimenti al Sud. Auspico un tavolo unico che possa arrivare direttamente al governo".

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