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Cronaca

Montemare, il Tar respinge il ricorso del Comune: si farà il referendum

La sentenza dei giudici amministrativi anche alla luce della fine dello stato d'emergenza Covid che aveva bloccato la questione. Il commissario Santoro dovrà adesso decidere la data della votazione

Il referendum per l'eventuale istituzione del nuovo comune di Montemare si farà. Il Tar di Catania ha infatti respinto il ricorso di Palazzo Zanca che lo scorso anno si era opposto alla votazione in virtù dell'emergenza Covid ancora in atto e conclusosi oggi, e per evitare uno spreco di risorse pubbliche fissate in 800mila euro. I giudici amministrativi hanno dato il via libera, passando adesso la palla al commissario straordinario Leonardo Santoro. Sarà lui infatti a dover indicare una data in cui organizzare la consultazione.

E su questo aspetto si aprono vari scenari, vista la necessità di Messina di eleggere al più presto il nuovo sindaco. L'ipotesi che Santoro scelga di fissare il referendum il prossimo 12 giugno, data al momento più probabile per le amministrative, è piuttosto remota. Sarà comunque la Regione a sciogliere le riserve, Musumeci potrebbe seguire le indicazioni del governo nazionale o rinviare tutto probabilmente alla fine della prossima estate. 

Come funziona il Referendum?

L'intera città sarà chiamata alle urne il prossimo 13 dicembre. Bisognerà rispondere scegliendo tra i canonici sì o no alla domanda: Volete che le frazioni corrispondenti al territorio dell'ex XII e XIII Quartiere del Comune di Messina siano elette in comune autonomo con la denominazione di Comune Autonomo Montemare?

Il quesito sarà posto a due diversi ambiti di popolazione. Da un lato si pronunceranno gli elettori residenti nei territori interessati, dall'altro la restante popolazione messinese. Si valuteranno due quorum distinti e separati. Il referendum è valido se vota la metà più uno degli aventi diritto in almeno uno dei due ambiti. In poche parola basta che si raggiunga il 50%+1 nella sola parte dedicata ai potenziali abitanti di Montemare: alle urne dovrebbero quindi andare almeno 3500 elettori su un totale di 7000.

Cosa succede se vince il sì

In caso di vittoria del sì entra in campo la Regione. Sarà infatti un commissario, nominato dall'assessorato agli Enti Locali, a curare la creazione e la strutturazione del nuovo comune di Montemare. Tutto partirà da zero, dai rapporti finanziari e patrimoniali con Messina fino alla predisposizione di edifici pubblici e strutture acquisendo il personale necessario alla loro messa in funzione. Al contempo, verrà organizzata la rete dei servizi fondamentali: dai trasporti, ai rifiuti passando per le condotte idriche. 

"Tutto questo sarà garantito senza oneri aggiuntivi per i cittadini - precisa il Comitato - poiché saranno utili le risorse attualmente versate all'amministrazione comunale. Quando si entrerà a regime la gestione regionale lascerà il passo alla nuova amministrazione. Non è un salto nel buio, ma solo una grande occasione di riscatto. Saremo l'undicesimo centro della provincia per popolazione".

Il comune di Montemare in pillole

  • Località coinvolte: Castanea delle Furie, Salice, Gesso, Masse (S.Giorgio-S.Nicola-S.Lucia-S.Giovanni), Spartà, San Saba, Acqualadroni, Rodia, Ortoliuzzo, Piano Torre
  • Popolazione: 8779 abitanti
  • Struttura amministrativa: Sindaco, n.4 assessori, 12 consiglieri comunali, 40 dipendenti circa
  • Risorse naturali: 11 chilometri di costa, boschi, aree attrezzata
  • Infrastrutture: rete stradale provinciale, quattro cimiteri suburbani, pozzi artesiani da inserire nella rete idrica, strutture alberghiere e di ristorazione, chiese, musei, ville e casali

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