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Cronaca

La Regione rompe con il Formez? Musumeci a muso duro: “E' venuto meno il rapporto di fiducia”

In una dura nota inviata ieri a tutti i dirigenti, il governatore intima ai vertici della burocrazia di “operare una puntuale ricognizione di tutti i rapporti intrattenuti, a qualunque titolo, da ciascun dipartimento” con l'istituto e indicare “impegni eventualmente disattesi o assolti con ritardo”

Si rompono i rapporti tra la Regione siciliana e il Formez, l’ente di alta formazione che ha già proceduto a scegliere trecento neo laureati da immettere negli organici della Regione Sicilia.

In una dura nota inviata ieri a tutti i dirigenti della Regione, il presidente Nello Musumeci senza tanti giri di parole, notifica ai vertici della burocrazia che è venuto meno il rapporto di fiducia con il Formez.

Ma cosa c’è dietro questa virata a 360 gradi tra l’organo di consulenza delle pubbliche amministrazioni in Italia e il vertice della Regione siciliana? E’ quanto si chiedono i dirigenti i quali avevano affidato di recente i loro curriculum per la valutazione della progressione economica della carriera.

Nella nota il presidente della Regione chiede in termini perentori “entro sette giorni” di conoscere la natura dei rapporti intrattenuti dall’ente con l’organo in questione e di fermare eventuali progetti in corso, considerato il ripensamento del rapporto.

Musumeci chiede ai dirigenti di “operare una puntuale ricognizione di tutti i rapporti intrattenuti, a qualunque titolo, da ciascun dipartimento regionale con Formez PA, con il quale non sussiste più alcun rapporto di fiducia con questo Governo. Gli esiti del suddetto approfondimento - continua il governatore - con contestuale indicazione degli impegni eventualmente disattesi o assolti con ritardo dal medesimo Istituto, dovranno essere trasmessi allo scrivente entro il termine di giorni sette dal ricevimento della presente. In tutti i casi, vorrà d'ora innanzi ciascuno degli Uffici dell'Amministrazione regionale astenersi, fino a nuova comunicazione, dall'instaurazione di ulteriori forme di collaborazione con Formez PA”.

Fa ancora parte parte del consiglio di amministrazione del Formez, l’assessore regionale alla Formazione professionale, l’ex rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla, nominato nel 2019 membro del Consiglio di amministrazione in rappresentanza delle Regioni italiane. Ma sull'argomento Lagalla non intende rilasciare nessuna dichiarazione: “Si tratta di una materia in trattazione del presidente e dell'assessore alla Funzione pubblica, Marco Zambuto”.

Lagalla è destinato ad uscire presto dal consiglio di amministrazione del Formez che ha già cambiato connotati. Di recente, infatti, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo all'assemblea di Formez Pa, ha annunciato la modifica della composizione degli organi sociali di Formez “a vantaggio della maggiore rappresentatività delle amministrazioni associate nell'organo di amministrazione e della maggiore qualificazione del suo organo di gestione”.

Una modifica nelle intenzioni del ministro avviata per qualificare e rafforzare Formez “come agenzia di supporto e valorizzazione per i governi locali”.  “Un nuovo Formez - ha detto Brunetta - per le nuove sfide che il Pnrr richiede alla Pa, dai concorsi alle semplificazioni, fino alla digitalizzazione”.

Ora la lettera del presidente della Regione siciliana che sembra andare in direzione opposta, proprio all'indomani delle dichiarazioni del presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè che ha puntato il dito contro la burocrazia. 

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