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Cronaca

Coprifuoco, l'annuncio social di De Luca: “Trovata la soluzione" ma per Musumeci è una fakenews

Forse tra le maglie dell'autonomia regionale individuata la possibilità di andare in deroga al Dpcm. Il presidente della Regione smentisce di fatto la sinergia resa nota dal sindaco di Messina

Dopo la presa di posizione del presidente della Regione, arriva anche la conferma del sindaco di Messina sulla possibile di una marcia indietro rispetto alle chiusure imposte dal nuovo Dpcm. Almeno questo è quello che il governatore chiede a Conte, mentre De Luca anticipa sulla propria pagina facebook di aver trovato insieme al presidente Musumeci “la soluzione per far svolgere regolarmente fino alle 24 le attività di ristoranti, bar, pasticcerie, ecc. ecc. della Sicilia”.

Stasera alle 19 De Luca darà comunicazioni sul “buonsenso e la sinergia istituzionale” che ha consentito di “trovare la soluzione”. Nel frattempo sono sempre di più gli appelli per riaprire tenendo conto delle situazioni epidemiologiche regione per regione.

"Il governo nazionale riapra immediatamente i teatri, i cinema e tutti i luoghi della cultura e modifichi il Dpcm Conte nella parte in cui dispone la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18, delle palestre, dei centri culturali e sportivi e delle piscine - scrive sui suoi canali social anche l'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana Alberto Samonà (Lega). 

"Un simile provvedimento, infatti, non tiene conto del fatto che non si può contrastare l'emergenza covid, condannando a morte centinaia di migliaia di attività e gettando nell'incertezza milioni di persone che adesso non sanno più cosa inventarsi per sopravvivere. Per queste ragioni - osserva Samonà - il governo deve riaprire il confronto con le regioni, non relegandole a mere destinatarie di provvedimenti calati dall'alto, ma riconoscendone il loro ruolo di cerniere indispensabili con il Paese reale. Questo diventa improcastinabile in quelle regioni autonome, proprio come la Sicilia, in cui vi è competenza concorrente con lo Stato in materia sanitaria".

La soluzione potrebbe essere legata allo Statuto speciale della Regione, il margine di manovra rispetto alla legislazione nazionale su alcuni temi, potrebbe rimodulare gli orari del commercio. Lo spiega anche la deputata pentastellata Angela Raffa in un suo commento, senza però risparmiare critiche sulla necessità di evitare polemiche e prodigarsi invece a sostenere i settori penalizzati: “Si chiama Statuto Speciale della Regione Siciliana e c'è dal 1947 (prima ancora della Costituzione Italiana) - scrive la Raffa -  Anche le altre regioni autonome stanno facendo lo stesso. Piuttosto visto che un coprifuoco comunque ci sarà anche qui in Sicilia, vediamo di lavorare tutti insieme per dare gli aiuti alle categorie in difficoltà. La situazione in Europa continua a peggiorare, i ricoveri aumentano in maniera preoccupante anche in Sicilia (677 in regime ordinario e 98 in terapia intensiva) e purtroppo crescono pure i decessi. Serve tutto l'aiuto che ogni amministrazione può dare e non c'è alcun bisogno di spettacolarizzare tutto. Ora si lavori, ci sarà tempo dopo per pensare a farsi pubblicità”.

Sull'annuncio di De Luca anche il consigliere del Pd, Alessandro Russo: “Credo che De Luca faccia riferimento alla 'proposta Alto Adige', inventata a Bolzano e a Trento dove sanno fare funzionare la propria autonomia regionale. Il problema è che occorre verificare se la nostra legge regionale ha lo stesso grado di autonomia per seguire questo percorso”.

L'annuncio di diretta del sindaco Cateno De Luca ha già risvolti politici. Il presidente della Regione Nello Musumeci sul suo profilo facebook ha già bollato nel pomeriggio come fakenews il commento del primo cittadino sulla possibilità che venga erogata una deroga alle attività commerciali costrette a chiudere alle 18 per i provvedimenti del governo Conte. Musumeci non appare d'accordo con quanto scritto da De Luca: "Con il buonsenso e la sinergia istituzionale le soluzioni si trovano". Da segnalare che il governatore siciliano negli ultimi giorni era stato nuovamente preso di mira dal sindaco di Messina sull'ultima ordinanza regionale. La foto pubblicata da Musumeci non promette nulla di buono nei rapporti istituzionali con De Luca. 

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