rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, fine del lavoro "agile" per i dipendenti comunali: la Uil vuole la revoca

Il sindacato ha richiesto alla segreteria generale di ritirare l'atto, il sindaco De Luca tira diritto per la sua strada

Il rientro al lavoro ordinario di tutti i dipendenti comunali mantiene le polemiche. Per la Uil Fpl: "La direttiva va subito revocata per non mettere in pericolo la salute dei dipendenti e dei cittadini utenti”. Il provvedimento della segreteria generale del Comune non va giù a Palazzo Zanca.  “La scrivente Organizzazione Sindacale, ritiene che la direttiva del Segretario Generale del 10/08/2020, con la quale dispone di sospendere il ricorso al lavoro agile al Comune di Messina nelle more che Dirigenti individuano per ciascun servizio quelle attività che possano essere svolte in lavoro agile nel limite del 50% dei dipendenti in servizio, così come prevede la normativa vigente, fissando il termine del 30 agosto per tali adempimenti, vada immediatamente revocata, per non mettere in serio pericolo la salute dei dipendenti e dei cittadini utenti - scrivono Pippo Calapai ed Emilio Di Stefano - in un momento in cui le massime autorità governative Nazionali, Regionali e Locali, sono fortemente allarmati dell’aumento dei casi di “ Coronavirus” che si stanno registrando soprattutto nella nostra Regione, la sospensione del ricorso al lavoro agile dei dipendenti che attualmente ne usufruiscono su autorizzazione dei dirigenti, appare poco appropriata. Inoltre, è in fase di definizione tra l’Amministrazione, le Organizzazioni Sindacali e i Rappresentanti della Sicurezza, un importante protocollo condiviso per la regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro, di cui tutti i soggetti ne debbono tenere conto. La Uil-Fpl ritiene pertanto che la direttiva emanata dal Segretario Generale sulla revoca dello smart working debba essere sospesa, in attesa della sottoscrizione del protocollo d’intesa che dovrebbe dare massime garanzie sull’integrità fisica dei dipendenti e non solo, ma anche dei cittadini utenti”.

Il sindaco Cateno De Luca: "Forse qualcuno aveva pensato che tra smart working, ferie, legge 104, congedo parentale ed altro ancora, sarebbe rimasto a casa così a lungo da farci dimenticare persino la sua faccia! Purtroppo per loro, la normativa è cambiata ed i dirigenti più distratti sono stati sollecitati a rispettarla.Ciò non vuol dire che tutti siano stati precettati o chiamati - magari per dispetto - a rientrare al lavoro alla vigilia di ferragosto, ma certamente non sarà più possibile fare confusione tra smart working - magari sotto l'ombrellone - e ferie da conservare per quando sarà più utile! Il palazzo municipale, in questo momento storico, deve essere ancora più vicino alle imprese ed ai cittadini che stanno - con fatica e sacrifici - riprendendo le loro normali attività. Su questo punto non ci possono essere alibi per il "partito del 27". E le velate insinuazioni sui presunti rischi per la salute dei lavoratori risultano offensive anche per l'intelligenza di quei dipendenti che continuano, con la loro quotidiana presenza, a garantire tutti i servizi. Viene da pensare che certe organizzazioni sindacali abbiano una scarsa considerazione dei 534 lavoratori attualmente in servizio, che fanno fino in fondo il proprio dovere".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, fine del lavoro "agile" per i dipendenti comunali: la Uil vuole la revoca

MessinaToday è in caricamento