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Cronaca

Rifiuti, Lentini pronta a chiudere: dietro l'angolo emergenza e aumento dei costi

Il 1 maggio Messina e altri 190 comuni dovranno smaltire altrove la propria immondizia. Resta in ballo lo stoccaggio fuori regione, ma serviranno due mesi per avere l'autorizzazione dal ministero. Lombardo: "Non è giusto che la città paghi dopo i tanti sforzi fatti"

Si prospetta una primavera caldissima sul fronte rifiuti. La data segnata in rosso sul calendario di Messina Servizi Bene Comune è quella del 1 maggio, giorno in cui la discarica di Lentini chiuderà le sue porte per avvenuta saturazione. Un provvedimento già annunciato da Sicula Trasporti lo scorso marzo e prorogato di fatto per tutto il mese di aprile. Poi l'immondizia prodotta dalla città peloritana, e da altri 190 comuni della Sicilia orientale, dovrà andare altrove. L'ipotesi tutt'ora in primo piano è quella che prevede di stoccare i rifiuti fuori regione. Ma tale soluzione potrà essere attuata solo in presenza di una specifica autorizzazione ministeriale per la quale servono almeno due mesi. Tempi troppo lunghi per una scadenza imminente che pesa come un macigno su un settore che da più di un decennio va incontro a continue emergenze. Ecco perchè la Regione deve correre ai ripari individuando un'alternativa. 

La possibilità è quella di utilizzare altri siti come quello di Siculiana, con un inevitabile aumento dei costi rispetto al conferimento a Lentini. Ma se tale opzione verrà prevista per tutti i 190 comuni che dal prossimo mese resteranno senza una discarica, il rischio è di veder saturare anche altri impianti siciliani che sarebbero costretti a sbarrare i cancelli ai mezzi così come avverrà presto nel Siracusano. Quello che è certo, come più volte sottolineato, è l'aumento esponenziale dei costi di smaltimento e di conseguenza delle bollette a carico di ogni cittadino. Già quest'anno Messina Servizi calcola una spesa vicina ai 12 milioni di euro l'anno. 

"Non è giusto che la città - afferma il presidente di Messina Servizi Giuseppe Lombardo - dopo gli sforzi fatti paghi per colpe delle amministrazioni passate. Negli scorsi cinque anni non è stato fatto nulla e la situazione era chiara fin dall'inizio. I buchi da riempire sono finiti e adesso scontiamo le conseguenze, noi miracoli in due anni e mezzo non potevamo certo farne".

Diffferenziata, Messina pronta ad eliminare il 100% dei cassonetti

Intanto, sta per essere completato il passaggio al sistema della raccolta differenziata in tutti i quartieri della città. Entro i primi giorni di maggio Messina rimarrà completamente senza cassonetti. 

Messinaservizi Bene Comune a partire da martedì 20 Aprile, eliminerà gli ultimi cassonetti filo strada in alcune strade della zona 3 (zona arancione) dell'Area Centro, dove erano stati ancora lasciati nonostante fosse iniziata la differenziata, in attesa che venissero ritirati i mastelli o fossero consegnati i carrellati nei condomini che non avevano provveduto in tempo a farne richiesta. I cassonetti saranno eliminati sul Viale Italia, da via Ducezio a bivio Noviziato Casazza – Acqua del Conte, e in Via Ducezio fino a via Sciva (Casa Serena); da Noviziato Casazza a piazza d’Armi (Montepiselli).

Venerdì 23 Aprile i cassonetti verranno tolti sul viale Italia, da via Noviziato Casazza al viale Europa, da via Noviziato Casazza a piazza Trombetta- via S Marta; da piazza Trombetta fino a Fondo Pistone; infine a Bisconte Catarratti, da via Polveriera- strada Militare e da piazza d'Armi a rivendita tabacchi.

Martedì 27 Aprile, le strade liberate dai cassonetti saranno via Comunale da bivio Bisconte fino a piazzetta Camaro – S. Luigi,- via Annibale da bivio Sivirga – S.Anna, Mito- Torr.Luce- Camaro Sup- stazione punto verde al semaforo autostrada.

Le prenotazioni per ritirare i kit del porta a porta, per i condomini che ancora ne fossero sprovvisti ,sono sempre attive telefonando al n. 3336154097. Lunedì 3 maggio infine, inizieranno ad essere eliminati i cassonetti nella zona 4 (zona gialla), per raggiungere finalmente il 100% della città.

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