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Cronaca

Emergenza rifiuti dietro l'angolo, il dossier della Srr sugli impianti: "Inerzia del governo regionale"

L'assessorato ai Servizi di Pubblica Utilità aveva chiesto alla Società regolamentazione che cosa avesse fatto in questi anni sulla gestione dell'immondizia differenziata e indifferenziata. Sotto osservazione appalti, progetti e autorizzazioni. A cominciare da Mili, Monforte San Giorgio e Pace...

All'assemblea di Sicilia Vera di venerdì scorso il vicepresidente dell'Ars Roberto Di Mauro aveva dichiarato che a fine mese in Sicilia l'emergenza rifiuti esploderà. Anche il capoluogo messinese nonostante la raccolta differenziata abbia superato il 50% avrà i suoi problemi molto seri. E tra Regione, Comune e Srr, società di regolamentazione rifiuti, è tempo di bilanci e chiarimenti molto duri sulle cose non fatte che rischiano di farci ritrovare le strade piene di immondizia per carenza di impianti innanzitutto.

Con nota del 22 settembre scorso l'assessorato regionale all'Energia e Servizi di Pubblica Utilità aveva chiesto alla Srr di Messina un report sul servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti sia indifferenziata che differenziata. La risposta è stata protocollata poche ore fa e trasmessa alla Regione. "Appare fuor di dubbio che il problema della gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia si ponga in stretta dipendenza, con rapporto di causa/effetto, con la carenza (rectius, mancanza) di impianti utili a trattare tutti i rifiuti prodotti e raccolti nel territorio - si legge - , mentre alle Srr viene richiesto di pianificare gli interventi d’ambito (ed eccezionalmente di sovrambito) da realizzare a valle della pianificazione regionale, alla Regione viene richiesto di assicurare tempi certi, e soprattutto celeri, per la verifica dei progetti ai fini del rilascio delle relative autorizzazioni ambientali, propedeutiche alla successiva realizzazione e gestione degli impianti. In realtà, a fronte dell’intensa attività svolta da questa Srr si è contrapposta l’assoluta inerzia del governo regionale che non ha realizzato alcun nuovo impianto, neppure tra quelli per i quali disponeva delle relative progettazioni definitive e delle coperture economiche, trascurando di considerare che la carenza/insufficienza degli impianti non solo impedisce di smaltire tutti i rifiuti indifferenziati, ma costituisce altresì la causa del blocco delle varie piattaforme di recupero e trattamento che accumulano dei sovraccarichi nei depositi, con grave pericolo per il mantenimento dei corretti livelli di sicurezza e di tutela". 

IL REPORT RIFIUTI 

Il presidente della Srr di Messina e assessore comunale Dafne Musolino e il dirigente Salvatore Vallone hanno dettagliato l'iter dei progetti:"Con riferimento all’impianto di selezione della frazione secca, si segnala che per ottenere l’autorizzazione ad aumentarne la capacità di trattamento a misura dell’ATO 15 dell’impianto sito in contrada Pace nel territorio del comune di Messina, già esistente ed in esercizio ex art. 216 del T.U.A., è stato necessario attendere oltre 21 mesi dall’avvio dell’istruttoria (da luglio 2019 ad aprile 2021), nonostante l’Accelerazione delle procedure amministrative disposta dal Presidente della Regione con l’ordinanza 1/rif del 27.03.2020. Per far fronte a questa negligente lentezza degli uffici regionali, il Sindaco della Città Metropolitana ha dovuto far uso di ordinanze contingibili ed urgenti ex art. 191 per non far saltare l’intero sistema della raccolta differenziata nel terzo Comune della Sicilia dove, nel frattempo, si era avviato il passaggio al porta a porta totale, proprio per perseguire gli obiettivi di riduzione dei rifiuti e di RD di legge che tanto vengono sollecitati dal DRAR e da codesto Assessorato. Dal 22 maggio 2021 tutto il territorio del Comune di Messina è servito dal sistema del porta a porta, consentendo di raggiungere percentuali di RD che si attestano al 55% e che sono in continuo aumento".

Impianti di Mili e Monforte San Giorgio

"Relativamente ai due impianti di trattamento della FORSU questa SRR, nonostante le azioni poste in essere con una progettazione di fattibilità tecnica economica su quello di Monforte San Giorgio e un progetto definitivo per quello di località Mili nel Comune di Messina, invece di essere supportata e sostenuta, è stata di fatto fermata ed ostacolata. In entrambi gli impianti è entrato nel ruolo il Commissario ad acta, senza apportare alcun utile contributo. Difatti, con riferimento all’impianto di Monforte, il cui progetto di fattibilità è stato trasmesso al Commissario nel mese di settembre 2020, si è registrato un disinteresse ed un’assenza di collaborazione da parte del Comune interessato ed a nulla sono valse le note con le quali questa SRR ha chiesto al Commissario ad acta di intervenire, tanto che dal 13.09.2021 (data dell’ultima nota di sollecito trasmessa al Commissario) si è ancora in attesa di ricevere una risposta. Ancora più grave è l’inerzia registrata con riferimento all’impianto di Mili, per il quale questa SRR ha provveduto, con risorse proprie e del Comune di Messina, a redigere il progetto definitivo che è stato trasmesso al Commissario ad acta il 4.05.2021 affinché lo presentasse al competente Servizio 1 Autorizzazioni presso l’ARTA per il rilascio del PAUR. Al riguardo va precisato che lo stesso Commissario ha rivendicato la sua assoluta titolarità alla presentazione del progetto, diffidando questa SRR dal procedere in via autonoma e separata. Tuttavia, nonostante il notevole lasso di tempo, ad oggi non è stata neppure avviata l’istruttoria del relativo procedimento".

Impianto di Pace per smaltimento e trattamento del percolato

"Relativamente alla frazione indifferenziata dei rifiuti (EER 200301), questa SRR ha previsto nel proprio Piano d’Ambito, approvato dal DRAR, un impianto di smaltimento con TMB e trattamento del percolato, localizzato in località Pace nel Comune di Messina. Come ampiamente risaputo, la gara per la sua costruzione è stata aggiudicata definitivamente dal soggetto attuatore (già struttura commissariale e successivamente Dipartimento Regionale) nel maggio 2015, senza tuttavia procedere alla stipula del contratto né alla consegna dei relativi lavori a causa di una complessa vicenda giudiziaria che tuttavia, pur essendo giunta a conclusione in senso favorevole all’impresa, non ha evidentemente costituito una ragione sufficiente affinché Codesto DRAR desse corso ai provvedimenti necessari per dare avvio ai lavori. Di conseguenza l’inserimento nel Piano d’ambito del realizzando impianto integrato di Pace costituisce una mera enunciazione di fatto, essendo ormai pacifica l’assenza di volontà da parte dell’amministrazione regionale di procedere alla sua realizzazione. Per tale ragione, con nota del 14.09.2021, questa SRR ha chiesto al DRAR di risolvere urgentemente la questione avviando la realizzazione dell’impianto o, alternativamente, dichiarando la disponibilità a spostare il finanziamento dell’opera su altro sito che questa SRR individuerà nell’ottica del raggiungimento dell’autonomia d’ambito per il proprio ciclo dei rifiuti. Anche in questo caso si è ancora in attesa di una risposta". 

Appalti 

"E' stata avviata una procedura aperta mediante accordo quadro per il prelievo trasporto e conferimento della FORSU proveniente dalla raccolta differenziata nel mese di settembre 2020, andata deserta nel mese di ottobre, riproponendola nel mese di luglio 2021, e che vedrà la stipula dei contratti entro il mese di ottobre corrente con i tre operatori economici risultati aggiudicatari dell’affidamento dei tre lotti di gara. Nel periodo intermedio, ed esattamente nel mese di gennaio 2021 è stata avviata una manifestazione di interesse per individuare operatori economici disponibili al prelievo, trasporto e conferimento di questa frazione dei rifiuti pubblicando e trasmettendo a Comuni soci un elenco di operatori disponibili cui i comuni soci hanno potuto rivolgersi, nei tempi e nei modi previsti dal Codice appalti, per l’affidamento di detto servizio in fase transitoria. Per la frazione residuale, nel mese di novembre 2020 e nel mese di aprile 2021, questa SRR ha avviato due avvisi pubblici esplorativi di consultazione del mercato per individuare O.E., loro proposte tecniche ed economiche, per il trattamento e/o recupero/smaltimento, anche fuori dal territorio della Regione Siciliana, dei rifiuti EER 200301 prodotti nell’ambito di competenza. Si sono ricevute manifestazioni d’interesse sia per il conferimento diretto fuori regione che a valle di un pretrattamento in impianti esistenti di TMB che per la realizzazione di campagne mobili di TMB e successivo smaltimento delle frazioni derivanti sia in che fuori del territorio regionale.

E ancora, nel mese di novembre 2020 la SRR ha pubblicato un avviso pubblico quale indagine di mercato finalizzata all’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’individuazione, nel territorio provinciale, di aree/immobili/impianti idonei per l’installazione e/o realizzazione di piattaforme per il pretrattamento dei rifiuti urbani indifferenziati e/o per il trattamento della frazione umida dei rifiuti. Avviso conclusosi con esito praticamente nullo per mancanza di proposte utili allo scopo. Su questo tipo di iniziative, purtroppo e molto probabilmente, pesa la notoria difficoltà ad ottenere le autorizzazioni necessarie all’esercizio in tempi congrui presso i competenti uffici regionali".

Sicula Trasporti

"Srr ha chiesto, in data 22.09.2021, all’attuale impianto di conferimento dei rifiuti residui (EER 200301) dei propri Comuni (Sicula Trasporti srl) un preventivo dei costi necessari per poter continuare a conferire detto rifiuto esercitando l’opzione che le due frazioni, secca e umido stabilizzato, possano essere conferiti anche in impianti fuori Regione. In merito a tale richiesta si è già ricevuta la disponibilità alla stipula di un contratto specifico previo incontro tecnico/operativo, da tenersi nei prossimi giorni, nel corso del quale si valuteranno anche i costi che verranno comunicati ai Comuni soci".

Questo il quadro fornito oggi alla Regione sulla gestione dei rifiuti nel capoluogo mentre l'emergenza si avvicina. 

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