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Cronaca

Svuotacantine, rifiuti bruciati e zozzoni: oltre ottantamila euro di multe in un mese

Il report della polizia ambientale. I controlli anche con i droni da Gravitelli a Fondo Fucile

Ottantamila euro di sanzioni solo nel mese di giugno. Sono i dati resi noti dalla sezione Polizia Ambientale di Messina, coordinato dall’ispettore capo Giacomo Visalli, istituito dall’assessore all’ambiente Dafne Musolino su volontà del sindaco Cateno De Luca. 

Il capillare controllo del territorio ha portato ad individuare i responsabili di svariati illeciti, come l’abbandono incontrollato di rifiuti sia nei torrenti che nel centro città.

L’intervento tempestivo degli agenti ha permesso di individuare e deferire all’Autorità Giudiziaria i responsabili della gestione illecita di rifiuti mediante il prelievo, trasporto e smaltimento degli stessi all’interno di un importante cantiere cittadino ove venivano utilizzati come materiale riempitivo delle fondamenta. 

Un altro importante intervento è stata effettuato in un torrente cittadino, dove, anche grazie all’ausilio del Drone, è stata individuata un’area di circa 2000 mq destinata all’abbandono di rifiuti e calcestruzzo derivante dal lavaggio delle betoniere. Parte di calcestruzzo era stata sversata nell’alveo torrentizio al fine di creare un accesso carrabile ad una proprietà privata, modificando di fatto il regolare deflusso delle acque torrentizie nonché deturpando irrimediabilmente un’area naturale di notevole pregio.

Nello stesso torrente cittadino è stata accertata, la violazione di sigilli da parte di altri soggetti già in precedenza deferiti all’autorità giudiziaria i quali sono stati colti in flagranza di reato intenti ad eseguire lavori di sbancamento e terrazzamento con la realizzazione di muri di sostegno in area soggetta a sequestro giudiziario.

Un soggetto è stato intercettato in pieno centro mentre asportava rifiuti metallici provenienti da una nota farmacia cittadina in assenza di qualsiasi autorizzazione al trasporto e smaltimento dei rifiuti.
Continua il contrasto al fenomeno dello “svuotacantine” che si è ulteriormente raffinato avvalendosi degli strumenti WEB per pubblicizzare la propria attività spacciandola impropriamente come lecita e gratuita.   
Nel rione Gazzi l’ennesimo “imprenditore” è stato intercettato intento a caricare un furgone a noleggio di mobilia smembrata e distrutta direttamente in strada. E’ stato osservato che è sempre più frequente lo stratagemma di utilizzare i furgoni a noleggio per questo tipo di attività, nel tentativo di non subire il sequestro del veicolo ma si tratta di espedienti inutili perchè il sequestro può essere disposto e i costi addebbitati.
Lo stesso è valso per un analogo episodio accertato in pieno centro dove sono ancora in corso indagine al fine di accertare le responsabilità di vari soggetti, ove il proprietario di un immobile ha incaricato un soggetto non autorizzato di liberare la cantina da tutto il materiale contenuto dietro lauto compenso. Anche in questo caso è scattata la denuncia.

Paradossale poi è la vicenda che si è verificata nel villaggio di Gravitelli dove un intero carico di rifiuti speciali pericolosi, provenienti da un garage oggetto di vendita giudiziaria, è stato abbandonato sul marciapiede. Tra le latte di vernice, diluenti, e sostanze chimiche insieme a materiali da costruzione vario, gli agenti hanno rinvenuto elementi utili per risalire all’originario proprietario che contattato dagli stessi ha riferito di aver subito il pignoramento del garage che era stato venduto dal Tribunale ad un soggetto terzo.

Quando si affidano i rifiuti ad una ditta per il loro smaltimento occorre avere la certezza che quell’operatore sia abilitato a trattare i rifiuti e farvi consegnare la bolla di traporto con la quale l’operatore dichiara il punto di partenza e quello di destinazione. 

Durante l’attività di controllo dell’area di fondo Saccà, interessata da tempo dalle demolizioni delle baracche a seguito di assegnazione dei nuovi alloggi agli aventi diritto, sono stati individuati diversi soggetti responsabili di abbandono di rifiuti all’interno dei ruderi, grazie all’ausilio dell’occhio infallibile delle fototrappole, che li ha immortalati nell’atto dell’abbandono. Sempre nella stessa zona si è intervenuti nei confronti di un soggetto che esercitava su strada pubblica l’attività di smantellamento di rifiuti (RAEE) per poi disfarsi delle parti non vendibili gettandoli tra le baracche. 

Nella zona sud è stata denunciata una persona che si era indebitamente appropriata dei carrellati della differenziata sottraendoli ad altre utenze ed utilizzandoli privatamente.

La scorsa settimana un cittadino della riviera nord è stato denunciato per aver appiccato un incendio allo scopo di smaltire rifiuti in un cortile in pieno centro abitato, incurante dei rischi derivanti da tale condotta nonché dalle esalazioni della combustione di materiale plastico.

Infine il 30 giugno  è stato sgomberato l’edificio ubicato in piazza degli Angeli al Tirone dagli occupanti abusivi ed i varchi sono stati murati; si sta procedendo alla bonifica dei rifiuti conferiti nello stabile ed alla sua messa in sicurezza.

Il totale delle sanzioni contestate per violazioni in materia ambientale a giugno 2021 ammonta ad € 82.828,00,

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