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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti, il comune più virtuoso della Sicilia fa i conti con gli zozzoni. Il sindaco: “Vergogna, così ogni battaglia andrà persa”

Il primo cittadino di Rometta che in quattro anni ha abbattuto di un terzo i costi sulla tassa della spazzatura  e a differenziare quasi il 90 per cento dei rifiuti, lancia un appello a tutti i cittadini: “Non c'è Comune, per quanto efficiente ed organizzato possa essere, che possa supplire al deficit di educazione e di rispetto per il nostro ambiente che quotidianamente dimostriamo di avere”

Nei giorni scorsi aveva dovuto fare i conti con i vandali che hanno preso di mira la segnaletica stradale, oggi torna a parlare di incivili e degrado con tanto di foto che documentano strade trasformate in discariche da chi non si rassegna alla raccolta differenziata.

Anche Rometta, Comune fra i più virtuosi della Sicilia per l’efficienza del sistema di raccolta rifiuti,  fa i conti con gli zozzoni.

Duro il j’accuse del sindaco Nicola Merlino: “Non è possibile mettere telecamere o foto trappole ovunque per evitare che si danneggi ogni cosa o che si lascino rifiuti quotidianamente ed ovunque. È veramente mortificante! Ma in quale contesto culturale viviamo? Quali sono i valori che abbiamo e che insegniamo ai nostri figli? Non abbiamo neanche un minimo senso del pudore, non ci sfiora la vergogna del degrado quotidiano che produciamo”.

Il sindaco del comune che in quattro anni ha abbattutto di un terzo i costi sulla tassa della spazzatura  e a differenziare quasi il 90 per cento dei rifiuti, lancia un appello a tutti i cittadini. Partendo da un presupposto: “Non c'è Comune, per quanto efficiente ed organizzato possa essere, che possa supplire al deficit di educazione e di rispetto per il nostro ambiente che quotidianamente dimostriamo di avere”.

Il sindaco rispedisce al mittente le accuse sulla cattiva gestione: “Magari gli autori delle indecenze, o i loro genitori, con supponenza e dall'alto delle lordure in cui sono abituati a vivere evidentemente nelle loro case, ci invitano a vergognarci delle sporcizie che producono loro, ed i loro figli.  Mi vergogno di vivere con tali... compagni di viaggio. Fino a quanto continueremo a considerare le cose di tutti, non come cose nostre da accudire e rispettare, ma come cose di nessuno, tutte le guerre, per fare evolvere verso il bene la nostra comunità, inesorabilmente saranno perse”.

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