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Cronaca

Rifiuti e stangata Tari: "Aumento drammatico per le famiglie, il Comune intervenga con fondi di bilancio"

Azione Messina chiede al sindaco e all’assessore “quali sono le iniziative e i tempi per fronteggiare questi ulteriori costi”. Le proposte per limitare i danni

Preoccupazione per la possibile stangata Tari a Messina. Una impennata di costi, che potrebbe arrivare al 20 per cento, legata alla crescita dei costi di conferimento dell’indifferenziata nell’impianto di Lentini della Sicula Trasporti.

A Palazzo Zanca sono giorni cruciali, in cui si lavora per il piano economico finanziario del prossimo anno in cui dovrà essere stimato anche il costo per la prossima Tari.

Sull’argomento arrivano le proposte e l’interrogazione di Azione che tramite il segretario cittadino Salvatore Grosso chiede al sindaco e all’assessore per le Politiche ambientali “quali sono le iniziative e i tempi di detta Amministrazione per fronteggiare questo ulteriore aumento”.

“Come noto già da anni la Tari del Comune di Messina risulta tra le più alte d’Italia – scrive Grosso - e con la previsione dell’aumento di tale tassa dovuta agli aumenti dei costi di smaltimento, l’impatto sulle tasche dei cittadini, già tartassati da inflazione e caro carburanti, rischia di essere drammatico”.

Azione Messina chiede al fine di predisporre gli atti per limitare l’aumento della Tari, di considerare un taglio in fattura dell’addizionale provinciale del 5% per il 2023 (che rimarrà a carico del Comune di Messina); il ricalcolo della parte variabile delle tariffe su ogni aliquota. In alternativa chiediamo: la fattibilità di un intervento di integrazione al Comune con fondi di bilancio o extra bilancio.

Inoltre per le fasce meno abbienti la proposta è di indire dei bandi di agevolazione della Tari (l’ultimo è stato pubblicato nel 2018) o di predisporre dei bonus (es. Bonus Tari famiglie).

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