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Cronaca

Prorogare i termini per il rimborso delle bollette, la richiesta della consigliera Cannistrà al sindaco

L'esponente del movimento Cinquestelle ha proposto all'amministrazione di dare più tempo alle istanze sugli aiuti economici legati al Covid-19

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

"Prorogare con estrema urgenza i termini per la presentazione delle istanze di rimborso delle utenze" È la richiesta presentata stamani al sindaco Cateno De Luca e all’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore dalla consigliera comunale del M5s Cristina Cannistrà, che pone l’attenzione su alcune criticità riscontrate nell’Avviso Pubblico per le misure di emergenza socio assistenziale da Covid 19, pubblicato il 16 novembre e in scadenza venerdì 20. Sotto la lente della consigliera, in particolare, tre problematiche segnalate da numerosi cittadini, che riguardano l’impossibilità di inserire correttamente le date nel sistema di raccolta delle domande, con relativo rigetto automatico dell’istanza.

-    Le bollette dell’Amam non hanno una scadenza certa e alcune abitazioni hanno contatori condominiali. 
-    Alcune bollette del gas hanno scadenza quadrimestrale 
-    Le bollette dell’Enel del periodo maggio-giugno hanno fatturazione e scadenza nel mese successivo. 

"Inoltre – prosegue - evidenzio la totale inconciliabilità delle tempistiche di presentazione delle istanze, in considerazione delle difficoltà riscontrate dai cittadini che non dispongono degli strumenti necessari (pc e internet) per inserire i documenti richiesti e che si trovano nell’impossibilità di rivolgersi alle Municipalità, nonostante sia previsto il supporto del personale della Messina Social City, che tuttavia interviene solo previo appuntamento.  Una circostanza che incide in maniera preponderante nel diritto a partecipare all’avviso".

"Infine – conclude – è assolutamente necessario segnalare il mancato rispetto della normativa vigente e la violazione del principio di trasparenza dell’azione amministrativa, dato che non viene rispettato l’obbligo, da parte della Pubblica amministrazione, di motivare i provvedimenti di rigetto delle istanze e/o l’esclusione dalla partecipazione all’avviso pubblico".

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