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Cronaca

Liquidi fognari nei torrenti, a processo l'ex sindaco Accorinti e l'ex presidente Amam

Il giudice ha rinviato a giudizio con Leonardo Termini anche il dirigente comunale Amato mentre ha prosciolto l'ex direttore dell'azienda acque La Rosa

Per lo sversamento dei reflui fognari nell'alveo dei torrenti Annunziata, San Licandro, Giostra, Boccetta, Portalegni e nei canali di scolo a Torre Faro e sulla statale 113 dovranno difendersi a processo l'ex sindaco Renato Accorinti, l'ex presidente dell'Amam, Leonardo Termini e il dirigente comunale Antonio Amato. Così ha deciso il giudice Pastore. Non imputato e dunque posizione archiviata per l'ex direttore Amam Luigi La Rosa. Ad aver richiesto al Gup il rinvio a giudizio per gli indagati il pubblico ministero Giovannella Scaminaci.

Secondo l'accusa "In concorso tra loro Accorinti in qualità di sindaco del Comune di Messina dal 25 giugno 2013 al 25 giugno 2018; Termini in qualità di presidente dell'Amam, omettendo, ciascuno nella rispettiva qualità e per la propria competenza di porre in essere tutte le condotte necessarie a porre rimedio alle carenze strutturali e di funzionamento della rete fognaria del territorio di Messina - la cui gestione era affidata all'Amam a partire dal 3 agosto 2016, ma in merito alla quale il Comune di Messina aveva l'obbligo di collaborare nonché quello di controllare e vigilare sull'operato del gestore". Accorinti e Termini dovranno rispondere alle accuse nel processo che inizierà nel luglio 2023. 

Accorinti è difeso dal legale Carmelo Picciotto, Amato da Giovanna Saija, Termini dagli avvocati Fabio Repici e Alessandra De Luca, La Rosa dai legali Carmelo Scillia e Antonio Strangi.

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