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Cronaca

Risanamento, confronto su tempi e priorità: ma del censimento annunciato nel 2021 non c'è traccia

In aula il sub commissario Scurria dopo la richiesta del consigliere Gioveni. Intanto l'Unione inquilini torna a puntare l'attenzione sulla necessità dello screening dei soggetti fragili. Già annunciato due anni fa con il progetto "l'Estate addosso" 

Seduta straordinaria del Consiglio comunale sui temi del risanamento. Il confronto, richiesto dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Libero Gioveni si svolgerà domani alle 18 con l'avvocato Marcello Scurria, ex presidente di Arismè nominato sub commissario per l'attuazione della legge sul risanamento delle baraccopoli e l'amministrazione comunale.

Secondo Gioveni è “necessario ed urgente comprendere come il neo sub Commissario intenda procedere in termini di priorità, metodi e tempistica per portare a compimento il suo incarico di sbaraccare e risanare i circa 230 mila metri quadri censiti e sistemare definitivamente in alloggi dignitosi i circa 6 mila cittadini che vi risiedono, entro il 31 dicembre 2024, nuova ultima data stabilita dal Decreto Milleproroghe”.

Il consigliere ricorda anche come siano innumerevoli ancora le zone censite da risanare, oltre alle già note via Catanoso, via Rosso da Messina, rione Taormina e il completamento di Camaro Sottomontagna (al momento indicate come priorità dall’ex Commissario), anche a Ritiro zona ex Lavatoio, Fondo Vadalà, via Edoardo Morabito, via Biagio Calarco, via Nunzio Bicchieri, Via La Rocca, Bisconte, Santa Lucia, Bordonaro e tante altre.

Intanto sulle priorità di assegnazione degli alloggi resta alta l'attenzione dell'Unione inquilini che da tempo sollecita la necessità di un censimento dei soggetti fragili. "

Apprendiamo con molta soddisfazione le dichiarazioni del subcommissario al risanamento, Marcello Scurria, sulle priorità delle assegnazioni nelle zone di risanamento ai soggetti fragili - spiega Clelia Marano - Lo screening doveva partire assieme all’ultimo censimento Arismè. In tal modo si sarebbero potute evitare tragedie e risparmiare disagi insopportabili alle famiglie che per il loro stato di salute avrebbero dovuto lasciare la baracca. In questo contesto non è chiaro come si sia proceduto fino ad ora nelle assegnazioni, una volta si andava per ambiti di risanamento, ma la legge 10/90 è stata in qualche modo superata dalle norme emergenziali. A tal proposito, non solo diventa necessario dare priorità ai soggetti clinicamente fragili, ma bisogna includere in questo percorso, come ha già dichiarato il subcommissario, anche i minori, magari privilegiando quelle situazioni in cui, questi ultimi, non hanno a sostegno una solida rete parentale; ci riferiamo, nello specifico, a tutti quei casi con donne sole con minori a carico".

Un censimento che in realtà potrebbe già essere stipato nei cassetti dell’Agenzia per il Risanamento (A.ris.Mè) e della Messina Social City che nell'agosto del 2021 aveva annunciato una prima rilevazione dei fabbisogni di tutte le famiglie che vivono nelle aree di risanamento e di quelle che negli anni hanno ottenuto l’assegnazione di un alloggio popolare attraverso i giovani del progetto "l'Estate addosso"  promosso dal Comune di Messina. Secondo quanto comunicato nell'agosto di due anni fa, 40 giovani avrebbero acquisito i dati della situazione socio -sanitaria -economica mediante la somministrazione di un questionario. Tra gli obiettivi principali della rilevazione, la valutazione ex ante dei problemi e quella ex post circa il superamento o meno dei bisogni socio-economici.”

Il confronto in Consiglio potrebbe rappresentare l'occasione per capire anche dove sono i dati della rilevazione fatta da questi ragazzi.

Intanto l'Unione inquilini chiede di coinvolgere in questo processo le parti sociali nonchè l’attivazione della rete dei servizi sociali per uno screening più dettagliato che analizzi le attuali condizioni delle persone che vivono in baracca.

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