Risanamento, l'obiettivo è evitare nuovi quartieri ghetto
Il subcommissario Marcello Scurria punta ad attenuare l'impatto fisico e sociale nelle zone fino a poco tempo fa baraccate. Si valutano soluzioni alternative ai palazzi da 8 piani previsti dal progetto
Il subcommissario al Risanamento, Marcello Scurria, vuole evitare quartieri ghetto lì dove fino a poco tempo fa sorgevano le baraccopoli. Questo l'orientamento espresso ieri in consiglio comunale. Il riferimento è ai palazzi di otto piani previsti a Fondo Fucile e Bisconte. La legge consente di modificare in corsa il progetto "Qualità dell'abitare" già finanziato con 145 milioni. L'obiettivo è ridurre l'impatto fisico e soprattutto sociale delle costruzioni che andranno a sostituire le baracche attraverso soluzione alternative. Non si tratta di un no a prescindere ai "palazzoni", ma la ricerca di un'alternativa per non creare nuove situazioni di disagio in aree che per decenni sono state simboli del degrado.
Sulla questione il consigliere e vicepresidente del terzo quartiere Alessandro Geraci esprime la propria contrarietà ai cosiddetti palazzoni. "Parliamo di 145 milioni - spiega Geraci - che verrebbero spesi per la costruzione di enormi palazzoni fino ad 8 piani, un’autentica colata di cemento che nulla ha a che vedere con il risanamento e la rigenerazione urbana di questi territori. Ho criticato da subito questa soluzione,