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Cronaca

Risanamento, l'obiettivo è evitare nuovi quartieri ghetto

Il subcommissario Marcello Scurria punta ad attenuare l'impatto fisico e sociale nelle zone fino a poco tempo fa baraccate. Si valutano soluzioni alternative ai palazzi da 8 piani previsti dal progetto

Il subcommissario al Risanamento, Marcello Scurria, vuole evitare quartieri ghetto lì dove fino a poco tempo fa sorgevano le baraccopoli. Questo l'orientamento espresso ieri in consiglio comunale. Il riferimento è ai palazzi di otto piani previsti a Fondo Fucile e Bisconte. La legge consente di modificare in corsa il progetto "Qualità dell'abitare" già finanziato con 145 milioni. L'obiettivo è ridurre l'impatto fisico e soprattutto sociale delle costruzioni che andranno a sostituire le baracche attraverso soluzione alternative. Non si tratta di un no a prescindere ai "palazzoni", ma la ricerca di un'alternativa per non creare nuove situazioni di disagio in aree che per decenni sono state simboli del degrado.

Sulla questione il consigliere e vicepresidente del terzo quartiere Alessandro Geraci esprime la propria contrarietà ai cosiddetti palazzoni. "Parliamo di 145 milioni - spiega Geraci -  che verrebbero spesi per la costruzione di enormi palazzoni fino ad 8 piani, un’autentica colata di cemento che nulla ha a che vedere con il risanamento e la rigenerazione urbana di questi territori. Ho criticato da subito questa soluzione, che ci riporta indietro negli anni, in quanto abbiamo già avuto esempi fallimentari di appartamenti pollaio, proprio nella stessa zona di Bisconte con i 189 alloggi costruiti nel 2006 in cui il villaggio venne tagliato a metà, ghettizzando parte dei suoi abitanti in queste costruzioni, in cui la vivibilità è ai minimi termini, con situazioni di disagio sociale arrivate all’esasperazione. Il Risanamento non è un’operazione solo edilizia, altrimenti le baracche passano da orizzontale a verticale dentro questi palazzoni, ma deve essere anche sociale, culturale ed economica. Gli ambiti di risanamento sono diversi tra loro, come diverse sono le situazioni familiari e per questo vanno gestiti modulando gli interventi in base al contesto abitativo e territoriale (Bisconte va risolto diversamente da Fondo Fucile). Rinnovo la massima collaborazione al neo commissario, con la speranza di non vedere mai più nella nostra città lo spauracchio di alloggi pollaio come le vele di Scampia, ed auspicando un utilizzo efficace dei poteri speciali che dovrebbero evitare lungaggini burocratiche, valutando oltre all'acquisto di alloggi disponibili, l’utilizzo di altri strumenti normativi a disposizione, come il progetto Capacity".

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